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“Luca Memè, sarai proprio tu l’ultimo Sindaco di Ostra Vetere?”

Montenovonostro: "prepariamoci al peggio, la sopravvivenza come Comune libero volge al termine"

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Luca Memè

Se suonasse il campanone della torre civica, sì, proprio quello della torre che sta nel simbolo del tuo partito con cui sei stato eletto, Memè: se suonasse il campanone come suonava una volta, sai che scampanìo. No, non a festa, Memè, ma a lutto.

Dobbiamo prepararci al peggio, Memè. La sopravvivenza del libero Comune di Montenovo volge al termine. Dopo novecento anni di storia libera e dignitosa, anzi, addirittura gloriosa, si sta avvicinando lo spettro dell’umiliazione più cocente. Già tre anni fa ne avevamo avuto un assaggio, quando 12 amministratori comunali, di destra e di sinistra, avevano tradito le speranze dei compaesani e pure la loro fiducia, dimettendosi e buttando per aria il Comune, Memè. Era dovuto venire un Commissario Prefettizio da fuori a rimediare e ad amministrarci, perché i nostri (nostri si fa per dire, perché non sono certo “nostri” quelli che hanno fatto una cosa così) non erano più stati capaci di farlo. Che vergogna, Memè, che è piombata addosso al paese, tre anni fa. Ancora ogni anno ricordiamo quella data funesta del 7 gennaio 2012. Una vergogna.

E tu, dopo, hai raccolto quell’eredità. Potevamo mai pensare che con te finisse tutto? E che sarai te l’ultimo sindaco, Memè? Tu lo sai, Memè, che il campanone a lutto dell’autonomia comunale montenovese lo stanno incominciando a suonare i tuoi compagni del Pd. E perché? Vent’anni fa il partito della sinistra, che non era ancora “partito” “dalla” sinistra, testardamente insisteva sulla “partecipazione democratica” fino a pretendere la moltiplicazione dei livelli di democrazia, diceva.

Ha costretto a fare le Comunità Montane, le Associazioni dei Comuni, le Assemblee delle ULSS e addirittura i Consigli di quartiere. Tutte cose che non c’erano prima. Era l’ampliamento della “partecipazione democratica”, diceva. Più Consigli, più democrazia. Più partecipazione, più libertà, diceva. Ma adesso, d’improvviso, cambia idea e ci vuole togliere addirittura i Consigli Comunali. Ma perché? Chi è che ha dato questo contrordine? Che gli è successo a questo “partito dalla sinistra”? Com’è che ha cambiato idea e non vuole più la “partecipazione democratica”? Via la Provincia, via il Senato, adesso vuole che vada via anche il Comune? Tu lo sai, Memè, ma non fai niente per scongiurare il rischio ormai imminente e grave. Suona a lutto, ormai, quel campanone della torre civica che tu hai messo nel simbolo del partito con cui sei stato eletto, Memè.

Ma davvero davvero sarai te l’ultimo sindaco, Memè?

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