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Accogliere a Serra de’ Conti le suore colpite dal sisma: tanto baccano per nulla!

Dalla minoranza la proposta, poi non votata in Consiglio, ma il tutto era infondato. "Si è strumentalizzata una catastrofe"

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Il monastero di S.Maria Maddalena di Serra de' Conti

Con una lettera aperta all’Amministrazione comunale e al Comitato per la valorizzazione del Monastero, datata 15 settembre, i gruppi consiliari di minoranza ribadiscono la proposta di accogliere a Serra de’ Conti alcune comunità monastiche colpite dal sisma del 24 agosto scorso, dopo aver divulgato tale ipotesi, con un’ampia campagna sui media e con volantinaggi nella comunità, sin dall’inizio di settembre.

Come è noto, viste anche le iniziative pubbliche organizzate, l’Amministrazione comunale ha avviato una trattativa per l’acquisto di una porzione dell’edificio, che ha portato all’approvazione in Consiglio comunale di un protocollo d’intesa ove si prevede, tra le varie clausole, la possibilità di accogliere nella struttura una nuova comunità monastica. Questo perché non si può ignorare che il luogo ha ospitato per secoli delle religiose, tra le quali Suor Maria Giuseppina Benvenuti, oggi dichiarata venerabile, e che contiene una Scala Santa di evidente rilevanza devozionale: quindi una previsione che dimostra apertura e buonsenso. Eppure tale protocollo d’intesa non è stato votato dalle minoranze, le stesse che oggi avanzano l’ipotesi di accoglienza nel Monastero delle suore colpite dal terremoto.

In merito a tale ipotesi, ci siamo naturalmente accertati presso la Diocesi, presso le Comunità monastiche indicate nei comunicati, attraverso la Protezione Civile e l’Anci, apprendendo che la presunta esigenza di essere accolte è infondata, in quanto non sono emerse concretamente richieste in tal senso. In ogni caso, anche se tali esigenze fossero reali, il Comune di Serra de’ Conti, non essendo proprietario dell’immobile, non avrebbe voce in capitolo, spettando alle autorità ecclesiastiche preposte tali decisioni.

Alla luce di ciò, consapevoli che l’argomento del Monastero e delle sue prospettive nel medio-lungo periodo è complesso da affrontare, riteniamo che non lo si possa “liquidare” con superficialità e approssimazione, avanzando proposte infondate. Riteniamo che sia una grave perdita di credibilità, per gli autori di tale azione, divulgare una simile “trovata” priva di fondamenti reali, per nulla verificati, e appare evidente pensare ad una strumentalizzazione di basso profilo politico da parte di coloro che hanno preferito non impegnarsi in modo serio e concreto, come il tema richiede, dimostrando, ancora una volta, scarsa serenità e molta confusione.

Ove si fosse veramente interessati, l’argomento andrebbe trattato con ben altra discrezione ed accortezza, verificando attentamente le necessità effettive ed evitando di strumentalizzare una catastrofe con quasi 300 morti e migliaia di persone senza casa. Insomma: una voce veramente stonata nel coro di solidarietà che sta emergendo nel nostro territorio, a fronte della situazione molto drammatica e complessa causata dal terremoto che ha colpito il centro Italia.

L’Amministrazione, relativamente al complesso edilizio in oggetto, prosegue nel suo lavoro di valutazione, di studio e di confronto con la comunità, affinché il Monastero possa continuare ad essere un luogo importante per i Serrani, anche con proposte di nuovi utilizzi per il futuro. Per queste ragioni, coloro che volessero approfondire l’argomento possono trovare sul sito web del Comune il documento “Prospettive per il Monastero”.

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