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Ostra, bambola impiccata e minacce sui muri per l’amministrazione

Franceschini: "Dall'infamia e dalla violenza non ci si solleva mai, si sprofonda solo". Indagano i Carabinieri

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Ostra: bambola impiccata e minacce sui muri

Una bambola appesa ad un cappio e una scritta a caratteri cubitali dal messaggio al quanto eloquente: “State attenti“. E’ questo il macabro avvertimento recapitato all’amministrazione ostrense.

Il deplorevole fatto si è consumato nella giornata di giovedì 20 luglio su un muro del centro storico, a pochi passi dalla sede municipale. Il Sindaco Storoni e l’amministrazione sarebbero finiti nell’occhio del ciclone a seguito dell’introduzione della nuova viabilità in centro e dopo la mancata concessione di un referenduminerente al medesimo delicato argomento. Sia che si tratti di uno scherzo di pessimo gusto o di un atto intimidatorio vero e proprio, l’amministrazione ha ricevuto subito la solidarietà da parte dei più.

Tra questi anche il Coordinatore del Circolo PD Arcangelo Valeri: “Il Partito Democratico di Ostra esprime la sua piena e totale solidarietà al Sindaco dott. Andrea Storoni ed al Consiglio Comunale per il vile e disgustoso gesto intimidatorio che ieri è stato compiuto nel nostro paese e che offende tutta la comunità.
Condivide e sostiene, inoltre, le motivazioni che hanno portato alla sperimentazione in atto nel centro storico per quanto concerne la viabilità“.

Forse potevate essere più originali, comunque al bambino/a che ci giocava vorrei dirgli che il bambolotto può venire a prenderlo -scrive sui sociale il sindaco Andrea StoroniAdesso è al sicuro. Ma soprattutto perdonateli perché non sanno quello che fanno“.

Anche l’assessore Abramo Franceschini ha commentato l’accaduto: “Qui non è un problema di opinioni, di correttezza di provvedimenti, di essere di destra o di sinistra, capaci o incapaci. Si può discutere e si può confutare tutto. C’è una questione più profonda che passa dal riconoscersi tutti in un perimetro di vivere civile in cui certi gesti e certi toni non possono essere tollerati. Spero che al di là di come la pensiate, su questo ci sia una maggioranza, almeno silenziosa, in grado di condividerlo. Perché nella vita si può cambiare, si può sbagliare, si può cadere e ci si può rialzare, ma dall’infamia e dalla violenza non ci si solleva mai, si sprofonda solo“.

Dure anche le parole dell’assessore Rossetti:  “Che un gesto del genere, di gravità inaudita, emerga l’indomani della ricorrenza dei 25 anni dalla strage di via D’Amelio, fa inorridire. La’morirono il Giudice Borsellino con gli uomini della sua scorta, a meno di due mesi di distanza dall’altro gravissimo e feroce attentato che vide coinvolto il Giudice Falcone e i suoi uomini. Persone per bene, che hanno fatto del rispetto della legalità il faro che ha illuminato la loro vita, personale e professionale. Un faro che ha fatto così tanta di quella luce che la mafia decise di spegnerlo per dare un monito chiaro e preciso: dimostrare che le cose non si debbono cambiare e che il “si e’sempre fatto così” va mantenuto a ogni costo. E’ripugnante e riprovevole che questo stesso identico punto di vista venga ora declinato a livello locale, fomentando con violenza verbale e non, quella che non ha più nulla della civile protesta solo per aver compiuto il tentativo di far rispettare regole puntualmente eluse negli ultimi decenni.
Mi auguro che tutti quei cittadini che hanno una propria coscienza e autonomia di pensiero, prendano quantomeno le distanze da quanti stanno portando avanti il loro dissenso con modalità da guerriglia urbana. E che nel prendere questa distanza, comunichino ad alta voce la propria condanna verso certi tipi di condotte“.

Nella mattinata del 21 luglio è stata formalizzata la denuncia ai Carabinieri a carico di ignoti.

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