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“A Ostra centro storico blindato da prima che si accumulasse neve: Storoni che fa?”

Sopravvivere a Ostra: "invertire il senso di marcia fallimento difficile da ammettere"

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Corso Mazzini, ad Ostra

Il centro storico di Ostra continua ad essere blindato. Da domenica sera, 25 febbraio, ancora prima che la neve si accumulasse a terra, le transenne ne impediscono l’accesso al traffico.


Il Sindaco Storoni, in un primo momento, aveva giustificato questa chiusura “precauzionale” quale misura necessaria per consentire le operazioni di sgombero neve al fine di “garantire la sicurezza a chi lavora e a chi deve far riferimento alle attività”.

Dopo due giorni, stentiamo a credere che lo sgombero, almeno quello primario, debba essere ancora ultimato, soprattutto se pensiamo che nel 2012 con il doppio della neve e dei disagi, il centro non venne chiuso neanche per un solo giorno! Se, come afferma il Sindaco, i furgoni che riforniscono i negozi sono transitati senza incidenti, perché allora non riaprire il centro al traffico in modo da consentire ai cittadini di beneficiare dei servizi?

Soprattutto per gli anziani che hanno difficoltà a camminare: facendo riferimento a qualcuno che possa accompagnarli con la macchina, trovare il centro storico aperto eviterebbe di aumentare il pericolo cadute per raggiungerlo.

Ma su questo aspetto, la sensibilità del giovin Storoni sembra essere pari a zero.

Siamo consapevoli che con la neve in particolare si debba fare attenzione, ma se questa nuova viabilità è così sicura come ci hanno voluto far credere, allora perché chiudere tutto?

Forse il Corso in discesa è pericoloso.
Forse in discesa sul ghiaccio non si frena.

Forse invertire il senso di marcia è stato un fallimento difficile da ammettere.
Ma anche continuare a tenere chiuso il centro accampando inverosimili scuse, è un’insita ammissione di colpa.

Vignetta contro StoroniLa neve di questi giorni non è stata di certo più abbondante e scivolosa di quella del 2012 ma tra i due eventi c’è stata una sostanziale mutazione: il Sindaco ha voluto cambiare sciaguratamente sotto “dettatura” il senso della viabilità (distogliendo ad arte l’attenzione dai veri problemi), per poi rendersi conto di quanto tale scelta, come in questo caso, sia stata talmente deleteria e pericolosa al punto che, per paura che potesse accadere qualcosa e scrollarsi di dosso ogni responsabilità, ha preferito ricorrere alla via di fuga più semplice: la chiusura di tutto il centro storico.

Vorremmo comunque ricordare che il 31 marzo non è poi così distante e che, ad oggi, non si è ancora sentito neanche lontanamente parlare di un regolamento per la consultazione popolare: non vorremmo che tra la neve, le elezioni e l’Unione dei Comuni, guarda caso, passasse in secondo piano proprio questo aspetto.

Infine, vorremmo comunque ringraziare gli operai comunali per il modo in cui hanno ripulito le strade del territorio; ci riferiscono che a Senigallia la situazione è decisamente peggiore in quanto la città non è dovutamente attrezzata per simili eventi. Peccato solo che con l’Unione dei Comuni, le lame spazzaneve di Ostra saranno anche le loro lame…ma il suicidio sarà solo il nostro.

 

Da

Sopravvivere e Ostra

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