Ci sarebbe una pista per quello che concerne le indagini sulla neonata trovata senza vita nel centro di smaltimento dei rifiuti di Casine di Ostra. Grazie ad un lavoro minuzioso le forze dell’ordine avrebbero fatto passi importanti per risalire alla madre della piccola: in merito ai nuovi sviluppi, sarebbe già stata informata la Procura, nella persona del pm Serena Bizzarri, titolare dell’inchiesta.

Al riguardo vige comunque il massimo riserbo: dalle scarne indiscrezione trapelate sembrerebbe che la pista riconducibile a qualche famiglia senigalliese sia la meno plausibile anche se non si può escludere del tutto l’eventualità che la madre ignota, magari da Senigallia, possa aver abbandonato il corpicino in qualche comune dell’hinterland. Proprio nell’entroterra senigalliese si starebbero concentrando le attenzioni dei Carabinieri. Meno accreditate le strade batture dalle forze dell’ordine di Foligno e dai comuni del pesarese: le scrupolose indagini non avrebbero fatto emergere elementi utili.

I fatti risalgono al pomeriggio del 15 marzo 2018, quando il corpicino senza vita  era stato rinvenuto tra i rifiuti da un operaio della ditta che tratta rifiuti speciali: subito era scattato l’allarme. La piccola sarebbe stata abbandonata tra gli scarti ingombranti in una delle province di cui l’azienda smaltisce i rifiuti (Ancona, Pesaro-Urbino e Perugia), e sarebbe stata già morta quando è finita tra i camion che raccolgono la spazzatura.

La Procura aveva aperto un fascicolo per omicidio volontario e occultamento di cadavere.  Il corpicino della neonata è ancora sotto sequestro e, presumibilmente, lo rimarrà fino a quando il medico legale non depositerà la perizia. Non appena la salma verrà dissequestrata sarà sepolta nel cimitero di Ostra.