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Agorà: “il sindaco di Ostra Vetere dimostri di non essere l’ennesimo yes-man”

Giordano Rotatori chiede uno "scatto d'orgoglio" sulle Terre della Marca Senone

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Giordano Rotatori

L’8 ottobre è stata convocata da Sindaco di Ostra Vetere la conferenza dei capigruppo per comunicare che l’amministrazione comunale ha deciso di conferire all’unione Terre della Marca Senone i servizi di RAGIONERIA, TRIBUTI e PERSONALE.

Abbiamo fatto le nostre rimostranze in merito chiedendo al Sindaco di non bruciare le tappe perché se da un lato è vero che il servizio ragioneria del comune di Ostra Vetere ha bisogno di una riorganizzazione è anche vero dall’altro che all’interno dell’unione non troveremo al momento nessun sostegno visto che non esiste ancora un bilancio, un sistema organizzato per gestire le funzioni conferite e regolamenti di nessun genere.

Per risolvere realmente alcune criticità urgenti forse è il caso di valutare l’ipotesi di fare una convenzione con un altro comune che ci possa realmente essere d’aiuto piuttosto che dare solo l’opportunità alla segreteria di qualche partito di mettere altre bandierine sulla cartina del nostro territorio.

Abbiamo inoltre ricordato al Sindaco che nella prossima primavera si terranno le elezioni amministrative su tutti i comuni dell’unione (tranne Senigallia) e visto che parecchi sindaci cambieranno per fine mandato e per volontà popolare, non è escluso che si profili prossimamente uno scenario completamente diverso da quello attuale.

Il nostro sindaco non viene da nessuna precedente esperienza amministrativa e, anche se questo la dice lunga sulla capacità di discernimento nelle scelte amministrative, di fatto è stato eletto da appena 120 giorni quindi non ha alcuna responsabilità riguardo alla situazione imbarazzante in cui ci hanno messo il sindaco di Senigallia e gli altri sindaci suoi amici di partito.

Il nostro è il primo sindaco al quale non si potrà imputare la responsabilità della costituzione di questa unione e che, proprio perché nuovo e (come dice lui) fuori dalle dinamiche della politica locale, ha l’opportunità di proporsi con una visione innovativa per la gestione la crescita e lo sviluppo di questo territorio, come punto di rifermento per tutti i prossimi neo sindaci dei comuni dell’interland senigalliese.

Perché quindi svendersi adesso senza avere una proiezione futura certa per almeno a 5 anni?

Sembra inoltre che il parlamento, per tutelare l’autonomia dei piccoli comuni, stia andando verso il superamento dell’obbligo di associare le funzioni quindi, anche se vige ancora questa normativa, probabilmente con un po’ di buon senso si potranno trovare in un prossimo futuro soluzioni alternative sicuramente più efficaci e performanti rispetto a questo obbrobrio di unione voluta, pensata e partorita dai burocrati illuminati e superpagati dalla politica Senigalliese che hanno visto nei comuni dell’entroterra solo la soluzione a tutti i loro problemi.

Confidiamo in uno scatto di orgoglio da parte del nostro Sindaco per capire definitivamente se è dotato di qualche attributo o se è uno dei soliti “yes-man” di passaggio.

Da

Agorà

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