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Anche ad Ostra Vetere il dibattito sui requisiti ISEE per l’assegnazione delle case popolari

‘Lega-Fratelli d’Italia-Autonomia’: "Certificazioni che attestino per i richiedenti extracomunitari la non proprietà di immobili all’estero”

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Ostra Vetere

Dopo Senigallia, anche ad Ostra Vetere si aprirà il dibattito sull’autocertificazione ISEE relativa ai requisiti di partecipazione ai bandi per l’assegnazione degli alloggi popolari e sull’esercizio della funzione di controllo da parte degli uffici e dei servizi dell’ente sulle graduatorie.

Ad aprire il confronto è la proposta di deliberazione presentata dai Consiglieri Massimo Bello, Giuseppina Codias e Andrea Santini del Gruppo ‘Lega-Fratelli d’Italia-Autonomia per Ostra Vetere’ che, nei giorni scorsi, hanno presentato una proposta di atto di indirizzo finalizzato a “demandare all’Ufficio Comune dell’ATS (Ambito Territoriale sociale), in particolare agli uffici, che si occupino delle procedure di assegnazione di alloggi popolari e di costituzione dei bandi di concorso, perché fossero tenuti nella giusta considerazione, nella predisposizione di tutti gli atti amministrativi finalizzati alla formulazione del prossimo bando di concorso per la gestione e per l’assegnazione in locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, alcuni criteri e funzioni di controllo, nel rispetto della norma vigente e di quella in virtù di eventuali modificazioni e di integrazioni.

I Consiglieri proponenti – Massimo Bello, Giuseppina Codias e Andrea Santini – chiedono di incaricare l’Ufficio Comune dell’ATS, costituito dai Comuni di Senigallia e delle Valli Misa-Nevola, di attuare “alcune direttive, assegnando anche ulteriori funzioni rituali di controllo da annoverare nel prossimo bando di concorso, da tenere nella dovuta considerazione ai fini della disciplina ISEE”.

Procedure puntuali di verifica e di controllo – scrivono i Consiglieri Bello, Codias e Santini – devono accertare l’esistenza di eventuali situazioni di sperequazioni e di iniquità diffuse, ma anche accertare che i requisiti necessari per la partecipazione ai bandi di concorso – per tutti i soggetti e le parti interessati – siano paritetici. Ciò vale, ovviamente e indistintamente, per coloro che posseggano la cittadinanza italiana, per coloro che siano cittadini extracomunitari e per coloro che siano cittadini comunitari, regolarmente residenti.”

Il problema della casa è, senz’altro, una delle questioni più delicate – dichiara il Capogruppo Massimo Bello e più insistenti nell’ambito delle politiche sociali e del welfare, ma l’approccio ai bandi di concorso per l’assegnazione di alloggi popolari deve essere lineare, ragionevole, equo, giusto per tutti e, soprattutto, frutto di regole uguali per tutti.”

“In relazione a questo ambito di applicazione delle politiche sociali e di welfare, si evidenzia – dicono gli esponenti dell’opposizione consiliare – come l’ultimo bando di concorso, che risale oramai al 2015, avesse visto la partecipazione di circa l’80% di soggetti e di richiedenti appartenere all’alveo di cittadini e di famiglie non italiane e della parte rimanente appartenere, invece, all’alveo di cittadini e di famiglie extracomunitari e comunitari non italiani, regolarmente residenti. Perciò, è chiaro che la questione non sia affatto una problematica afferente passaggi discriminatori, bensì di uguale trattamento. Il dato percentuale fa presente, infatti, come la ‘domanda’ di alloggio residenziale pubblico appartenga a fasce di popolazione, in cui l’esigenza abitativa è oramai una questione di sopravvivenza, legata a diverse variabili e parametri già a conoscenza dell’Ufficio Comune e di coloro deputati all’analisi sociale di tale fenomeno. In questo contesto, non si può, però, non evidenziare come il ‘principio di equità’ sia un principio-motore da utilizzare e profondere soprattutto laddove si discuta e si proceda all’esercizio di un diritto, che preveda l’allocazione di beni pubblici alla collettività richiedente, tenendo nella giusta e doverosa considerazione quella parte di collettività attraversata da problematiche sociali.

Si fa presente, inoltre, che recentemente – ha detto il Consigliere Bello – il tema contenuto nella nostra proposta di deliberazione avesse interessato il Comune di Senigallia, anch’esso parte integrante dell’ATS e in cui si è acceso un forte contrasto tra maggioranza e minoranza, ma interessi oltremodo tutti i Comuni di questo ambito territoriale. E proprio in questo contesto, si registra la posizione anche del Presidente della Consulta degli immigrati di Senigallia, il quale ha dichiarato in più sedi come questi indirizzi siano equi, giusti e rispondano ad un sistema, che debba posizionare tutti sullo stesso piano, permettendo che tale diritto venga esercitato nel migliore dei modi.”

Con questa proposta di deliberazione, dunque, si tende a prevenire eventuali sperequazioni di trattamento, ma soprattutto si permette di effettuare – ribadiscono i Consiglieri Massimo Bello, Giuseppina Codias e Andrea Santini – verifiche più coerenti e più organiche nell’ambito dei bandi di concorso per l’assegnazione di alloggi popolari. Il Consiglio Comunale di Ostra Vetere, pertanto, è chiamato, per quanto di competenza, a dettare solo alcune linee di indirizzo, di cui l’Ufficio Comune tenga conto e con le quali poi procedere alla formulazione del prossimo bando di concorso, aggiungendo criteri e parametri, appunto, così come indicato nei dispositivi della nostra proposta.

Nella proposta del Gruppo ‘Lega-Fratelli d’Italia-Autonomia per Ostra Vetere’ si legge che “i cittadini di Paesi aderenti all’Unione Europea (con esclusione dell’Italia) e i cittadini extracomunitari dovranno possedere, ai soli fini del calcolo del valore ISEE, sia al momento della presentazione della domanda sia in fase di verifica dei requisiti per l’assegnazione, idonea certificazione riferita a tutti i componenti del nucleo familiare – rilasciata dalle autorità del Paese di origine, oppure dal consolato o dalla ambasciata del paese di origine, in lingua italiana o tradotta in italiano nelle forme di legge – che attesti l’assenza di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su immobili ad uso abitativo e non ubicati nel Paese di origine.

Ufficio Stampa

Gruppo consiliare

Lega-Fratelli d’Italia-Autonomia per Ostra Vetere

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