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Le Giornate FAI di Primavera a Ostra Vetere: ecco cosa sarà possibile vedere

Sabato 23 e domenica 24 marzo studenti e studentesse della scuole secondarie guideranno i visitatori

Chiesa di Santa Lucia a Ostra Vetere

Anche quest’anno, l’atteso appuntamento con la cultura nelle giornate del FAI, vede il Comune di Ostra Vetere e gli studenti e studentesse delle locali scuole secondarie impegnati nell’organizzazione ed accoglienza dei visitatori.

L’occasione da non perdere è prevista nelle due giornate di sabato 23 marzo dalle ore 15 alle 18,30 e di domenica 24 marzo dalle 9,30 alle 12,30 e nel pomeriggio dalle 15 alle 18.30.

I luoghi riservati all’evento sono il Polo Museale “Terra di Montenovo”, dove al suo interno troviamo sale espositive con reperti di pregio provenienti dall’area archeologica dell’antica città romana di Ostra, l’antico fondo librario delle comunità conventuali di Montenovo, e il museo civico parrocchiale con opere notevoli e l’adiacente Chiesa di Santa Lucia dove sono custodite le spoglie della Beata Suor Maria Crocifissa Satellico e non solo.

La Chiesa di Santa Lucia annessa al contiguo ex monastero delle monache clarisse, venne più volte riedificata dopo la sua prima fondazione che la tradizione pone alla fine del 1200.
Rifondata nel 1684 alla Piaggia di Santa Lucia, fu di nuovo ricostruita, dove si trovava, dopo il disastroso terremoto del 1703 e successivamente intorno al 1770.

La chiesa possiede tre altari con ricche decorazioni barocche.

Sull’altare maggiore un crocifisso ligneo quattrocentesco, creduto miracoloso e legato alla venerazione di Suor Maria Crocifissa Satellico, che visse nel monastero e morì in profumo di santità.

Sugli altari laterali tele settecentesche che riproducono santi della controriforma tornate recentemente agli antichi splendori grazie ad un sapiente lavoro di restauro conclusosi da poco tempo.
E’ di scoperta recente una pittura su tavola lignea che riproduce fedelmente la statua seicentesca del Cristo Risorto, probabilmente fatta scolpire ad uso di questa chiesa, statua che, in una nicchia nascosta veniva ricoverata nei periodi in cui non era utilizzata per il culto. Oggi la statua può essere ammirata nella chiesa di San Severo, mentre il dipinto sarà in mostra durante la visita.

Un camminamento utilizzato dalle suore per assistere alle funzioni e anticamente collegato al monastero, percorre quasi l’intero perimetro della chiesa in elevazione e conduce fino alla cantorìa, dove un organo installato nel 1707, opera dei maestri organari della famiglia Canonici di Montecarotto, è stato anch’esso recentemente ricollocato dopo l’intervento di restauro.

In seguito alle soppressioni degli ordini religiosi, operate da Napoleone Bonaparte, il Monastero (ora sede del Polo Museale) e la Chiesa divennero beni ad appannaggio del Vicerè d’Italia Eugenio di Beaurhnais ed è proprio in quel periodo che si persero importanti opere d’arte, confiscate da Napoleone perché dovevano andare a costituire il patrimonio della Pinacoteca di Brera. Solo a metà ottocento i beni rientrarono in pieno possesso dello Stato Pontificio e la Chiesa di S. Lucia nella disponibilità della Parrocchia di Santa Maria di Piazza, mentre l’ex monastero fu venduto alla famiglia Marulli di Ancona che ne fece la sede della propria azienda agricola con laboratori per la produzione di olio, vino e allevamento del baco da seta.

Acquisito dal Comune di Ostra Vetere nell’anno 1999 il Palazzo “Marulli” divenne oggetto di un ambizioso progetto di restauro da parte dell’allora Sindaco Nicola Brunetti che lo portò a risplendere anche grazie all’utilizzo di elementi di decoro provenienti da altre chiese cittadine oggi non più esistenti e al riuso funzionale con destinazione in parte residenziale e in parte a contenuto culturale.

Ostra Vetere meta tra le mete nelle giornate del FAI di sabato 23 e domenica 24 marzo, per una piena immersione nella storia e nella cultura.

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