Valmisa
Versione ottimizzata per la stampa

Incontro a Corinaldo sulle prospettive occupazionali del territorio: è ancora crisi

L'incontro a Corinaldo sulle prospettive occupazionali del territorioAlla fine, il messaggio che doveva emergere da questo incontro è emerso. “E’ un momento di crisi, in cui il lavoro realmente latita. Per far fronte alle difficoltà indotte da una simile situazione, occorre dar vita a progetti che tentino di offrire risposte concrete e aiutino chi ha bisogno“.



Questo e altri interessanti spunti sono emersi dalla tavola rotonda “Lavoro oggi: quali prospettive? L’esperienza di Corinaldo” che si è svolta venerdì 11 ottobre a Corinaldo, organizzata dall’assessorato alle Politiche Sociali guidato da Mauro Montesi, che ha coordinato gli interventi degli ospiti della serata: il sindaco Matteo Principi, il vescovo mons. Giuseppe Orlandoni, l’assessore regionale al Lavoro Marco Lucchetti, il presidente della Fondazione CARITAS Giovanni Bomprezzi e il presidente della Fondazione “Santa Maria Goretti” Serena Melchiorre.

Nelle Marche, dal dopoguerra ad oggi – ha affermato l’assessore regionale al Lavoro Marco Lucchetti mai si è verificato un tasso così elevato di disoccupazione (giunto quasi all’11%). Un dato allarmante, giocoforza collegato a tre questioni di fondo: lo spostamento della produzione, lo sviluppo delle tecnologie che crea posti di lavoro, il fatto che il nostro sviluppo si basi su un’imprenditorialità vastissima (nelle Marche ci sono 150mila imprese artigiane riconosciute dalla stessa Europa, ma il ricambio generazionale è fermo al 15%)“.

Quali i rimedi? “Si è pensato – ha valutato Lucchetti – di modificare il mercato in uscita dei nostri prodotti, trasferendolo in siti maggiormente vantaggiosi dal lato economico. Inoltre, è necessario elevare la qualità del lavoro dell’imprenditorialità e sviluppare nuove ideologie. Alcuni esempi? Concedere maggior attenzione alle scuole, da cui proviene la futura forza lavoro. E il progetto che presentiamo stasera (venerdì per chi legge, Ndr): in collaborazione alla CARITAS, abbiamo creato un bando in cui impiegheremo 900mila euro a favore del terzo settore“.

Ottime prospettive, dunque, per travalicare le difficoltà causate dall’assenza di lavoro. “E’ sicuramente il problema più grave dei nostri tempi – è intervenuto in tale direzione il vescovo Orlandoni non solo dal punto di vista economico,ma anche riguardo alla dignità. Quando, ad esempio, una madre e un padre di famiglia perdono il lavoro, la situazione determina profondi squilibri finanziari, ma anche carenze dal punto di vista della dignità delle stesse persone. In che modo la Chiesa può aiutare? Rimanendo il più vicino a chi subisce un’esperienza così drammatica. O facilitando gli ingressi lavorativi tramite l’ “Undicesimaora (cooperativa sociale nata dalla collaborazione con la CARITAS)“.
Moltissime persone – ha proseguito sulla stessa linea d’onda Bomprezzi si sono rivolte alla CARITAS non tanto per un sostegno economico, ma per essere impegnati in qualsiasi attività: stiamo registrando quotidianamente 50/60 casi in tal senso. L’ “undicesima ora”, il cui responsabile a Corinaldo è Giuseppe Saccinto, si è prefissa l’obiettivo di aiutare chi necessita da entrambe le parti“.
Con l’intervento fattivo dell’ “Undicesimaora” – ha quindi spiegato Melchiorre speriamo di fornire un lavoro a chi lo ha perso o, anche, non è stato in grado di trovarlo. Compatibilmente alle presenze di mercato, stiamo valutando di orientarci verso coltivazioni di nicchia“.
Tutti interventi che, davvero, si indirizzano verso il grido di aiuto e speranza “urlato” da tante persone. E che si riassumono, almeno a Corinaldo, nel progetto proposto dall’assessorato alle Politiche Sociali.

In un primo momento – ha concluso Montesi –, a seguito della formazione di un elenco (ad oggi, sono oltre 70 le persone iscritte), abbiamo iniziato a coinvolgere persone occupandole in varie attività (opere di pulizia, manutenzione del verde pubblico, logistica e supporto eventi). Il passo successivo prevede l’impiego di altro personale per lavorare i terreni messi a disposizione dalla Fondazione S.M.Goretti, creando così lavoro, autofinanziamento e quindi dignità per le persone“.
Abbiamo lanciato questa proposta concreta, per coinvolgere ed aiutare cittadini e famiglie corinaldesi in difficoltà, mettendo a disposizione le risorse del nostro territorio e facendo rete con associazioni e cooperative che operano in questa direzione. Questo non risolve il problema crisi, visto che si parla di poche unità da impiegare in questo progetto, ma è un primo passo concreto e rampa di lancio ad altre azioni in tale direzione“.

dal Comune di Corinaldo

Redazione Valmisa
Pubblicato Martedì 15 ottobre, 2013 
alle ore 18:48
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo
Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Valmisa.com e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!