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Ostra Vetere, “riappaiono” le delibere di Giunta mancanti

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Luca MemèNon hanno risposto direttamente, ma subito dopo il nostro intervento, l’amministrazione Memè ha pubblicato le delibere mancanti.



E, come per magia, escono fuori proprio quelle delibere, di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi: la n. 76 dell’11 luglio 2014 e quella relativa alla collaborazione del Comune per la realizzazione della Manifestazione “MONTENOVO E’ ‘NA CUCCAGNA”, che ha preso il n. 82 nel Registro ufficiale dell’Albo Pretorio on line con data 21.08.2014.

Entrambe le delibere sono state pubblicate solo quest’oggi (mercoledì 17 settembre, ndr), a distanza di tanto tempo e considerando che gli oggetti delle stesse, poi, non siano di una rilevanza strategica.

Oltre a ciò, sono state pubblicate anche tre delibere, adottate nella seduta di Giunta del 5 settembre scorso: la n. 83, la n. 84 e la n. 85.

Detto questo, ci preme fare alcune riflessioni, che desideriamo fare insieme a chi legge:

1) scorrendo il testo della delibera n. 82, quella relativa alla ‘festa della cuccagna’ per intenderci, prendiamo atto che si tratti di un semplice testo generico e di routine (una cosiddetta ‘delibera-tipo’), che per formularla e scriverla ci vogliono solamente cinque minuti di orologio; si tratta, infatti, di una semplice ‘delibera di indirizzo’, che demanda agli uffici comunali competenti ogni ulteriore atto conseguente; allora, ci chiediamo, vista la totale semplicità dell’articolato della delibera, la tanto attesa pubblicazione dell’unica delibera approvata nella seduta del 21 agosto 2014, che avvenuta solo oggi; prendiamo atto anche che la “Festa della Cuccagna” più che un’iniziativa spontanea nata dalla volontà di un gruppo di cittadini, sembri – leggendo il testo della delibera, che è un atto amministrativo – una festa voluta e promossa dall’amministrazione, a cui hanno partecipato anche alcune associazioni; naturalmente, oltre a questa delibera di indirizzo, ci piacerebbe capire e vedere anche altri documenti concernenti permessi, richieste, autorizzazioni ed altro riguardante tale manifestazione (con relativi protocolli);

2) scorrendo il contenuto, poi della delibera n. 76 dell’11 luglio 2014 (quella delibera che fino a questa mattina non era nemmeno essa presente nell’albo pretorio on line), ci accorgiamo di una “banalità amministrativa”; la delibera, infatti tratta solamente di una semplice adesione del Comune ad un Protocollo d’intesa tra l’ANCI e l’Agenzia delle Entrate, sottoscrivendo il modello di Adesione, con il quale le parti si sono impegnate a collaborare in funzione del contrasto all’evasione fiscale; una delibera, che tra l’altro non ha alcuna scadenza o termine perentorio ed il cui argomento è collegato a disposizioni di legge del 2005, più volte affrontato dalla precedente amministrazione e financo dal Commissario prefettizio a maggio dello scorso anno; la banalità e la stranezza di questa delibera n. 76 dell’11 luglio 2014 stanno nel fatto che anche questa delibera avrebbe potuto essere pubblicata nell’albo pretorio pochi giorni dopo la sua approvazione, considerando che l’articolato della delibera è di poche righe e visto che bisognava semplicemente allegare alla delibera stessa un documento già pronto trasmesso dall’ANCI tanto tempo fa; la cosa ancor più strana, forse frutto più della fretta e della disattenzione, è stato anche il fatto che nella delibera n. 76 si sono dimenticati di richiamare nei dispostivi di premessa della delibera tutte le altre deliberazioni concernenti lo stesso argomento (lotta all’evasione fiscale con l’Agenzia delle Entrate adottate dalla precedente amministrazione Bello e le delibere riguardanti il rapporto di collaborazione con la CAR-TECH, sempre per il recupero e la gestione dei tributi comunali, ideato sempre dalla precedente amministrazione Bello;

3) evidenziato tutto ciò, possiamo dire che la Giunta Memè, ancora una volta, ci stupisce perché – ad onor del vero – avrebbe potuto pubblicare le due delibere (la n. 76 e la n. 82) immediatamente dopo la loro formale approvazione in Giunta, considerando il generico contenuto delle stesse, invece di aspettare tutto questo tempo, ma così non è stato; pertanto, è legittimo ritenere che “in realtà queste due delibere siano state costruite solamente perché qualcuno abbia fatto notare alcune anomalie tra date di approvazione e quelle di pubblicazione, i contenuti delle stesse, i vuoti nella progressione numerica dell’Albo pretorio e, soprattutto, nella mancata relazione tra i fatti e gli atti amministrativi”; e questo dubbio non è ancora completamente dissipato perché, tra l’altro, non è neanche la prima volta che accade (vedasi le modalità, con cui è stata portata avanti la vicenda legata a Montenovo Servizi, di cui c’è una causa pendente nella sezione penale del Tribunale di Ancona, che quale imputato rinviato a giudizio proprio il sindaco Luca Memè);

4) prendiamo atto dello sforzo di Memè e dei suoi “assessorini”, che questa mattina (mercoledì 17 settembre, ndr) avranno sicuramente chiamato tutti a raccolta nell’ufficio del sindaco, impartendo ordini a destra e a manca perché si “sistemasse la situazione”; prendiamo atto dello sforzo di Memè e dei suoi “assessorini”, inoltre, che ora potranno rispondere più serenamente e con più forza a quei “cattivi oppositori e dissidenti”, che rovinano loro tanti sonni tranquilli e la pace del paese; prendiamo atto dello sforzo di Memè e dei suoi “assessorini”, che ora potranno dire a tutti i loro supporters che la loro linea è sempre quella giusta, semmai sono gli altri che sbagliano e lo fanno solo per “parlar male della Giunta”; prendiamo atto dello sforzo di Memè e dei suoi “assessorini”, che ora potranno di nuovo dare la colpa all’ex Sindaco Massimo Bello, accusandolo di tutto e del contrario di tutto!

5) concludiamo, dicendo che Memè e i suoi “assessorini” possono fare ciò che vogliono e lo possono fare nei modi che ritengono più utili per raggiungere i loro piccoli risultati, ma non possono certo affermare alle coscienze di tutti di avere una “spiccata trasparenza di azione istituzionale ed amministrativa” e, soprattutto, non possono dire “di essere chiari, naturali e puri come l’acqua, che sgorga dalla fonte più nobile della terra”, perché questo ennesimo episodio dimostra “una presupponenza politica ed un non rispetto delle istituzioni e della comunità amministrata, che mette solo loro in imbarazzo di fronte a tutte le coscienze, comprese le loro”!

da Lista Patto per Ostra Vetere

Redazione Valmisa
Pubblicato Venerdì 19 settembre, 2014 
alle ore 16:13
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