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“Trecastelli ai cittadini” denuncia strani criteri di gestione dei centri estivi

Trecastelli ai CittadiniE’ tempo di bilanci per le attività estive dell’amministrazione comunale, dalle manifestazioni estive, al turismo, fino ai servizi sociali, tanto per fare qualche esempio.



L’amministrazione comunale tra l’altro ha organizzato i centri estivi per bambini della scuola dell’infanzia e della scuola elementare a Castel Colonna e Passo Ripe in collaborazione con l’associazione Arcobaleno e l’Associazione Il Valigiante.

In merito la nostra proposta è molto semplice: procedure lineari e trasparenti, comunicare chiaramente la volontà dell’amministrazione, dare la possibilità a tutti i soggetti che operano sul territorio di concorrere con proprie proposte, effettuare una progettazione condivisa con i fruitori del servizio, in questo caso le famiglie, mettere in atto un’attività di valutazione al fine di migliorare il servizio stesso in futuro.

Ad una nostra interrogazione su alcuni aspetti organizzativi sono emerse risposte a dir poco stravaganti. Chiedevamo perché siano state scelte alcune associazioni piuttosto che altre, se il servizio era affidato a professionisti o volontari, quali erano i costi precisi, il tutto con l’intento di favorire una migliore gestione di un servizio rivolto ad una fascia di popolazione che merita il massimo dell’attenzione. Nella risposta leggiamo che sono state scelte alcune associazioni piuttosto di altre per una serie di motivi, tra i quali l’aver saputo venire incontro alle esigenze dell’amministrazione presentando un progetto adeguato. Ma c’è un problema: il progetto è stato presentato ad Aprile, mentre l’atto di indirizzo è stato approvato a Maggio. Come facevano le associazioni a sapere della volontà dell’amministrazione di istituire quel servizio?

Nella risposta alla nostra interrogazione, firmata dal sindaco e dall’assessore ai servizi sociali, prot. 8880, si legge che “la proposta delle due associazione rappresentava una chiara manifestazione di interesse verso il servizio in oggetto formulata nei tempi dovuti…” Sicuramente nei tempi dovuti, anzi, la proposta è arrivata forse con un mese di anticipo rispetto ai tempo dovuti.

In un comune normale prima l’amministrazione decide di fare una cosa, ad esempio istituire un servizio, di qualsiasi natura esso sia, poi, se c’è bisogno di un soggetto esterno che lo realizza, non essendoci tra i dipendenti figure idonee, o comunque non avendo all’interno della struttura comunale tutte le risorse necessarie, allora si avvia una procedura, che può essere anche veloce, di assegnazione dell’appalto o dell’incarico.  Diversamente sorge il sospetto che ci siano logiche puramente clientelari.

Infatti incredibilmente nella stessa risposta dell’amministrazione si legge che le associazioni hanno saputo interpretare “il desiderio dell’ente di organizzare servizi per minori”. A parte che la parola “desiderio” andrebbe applicata ad altre sfere dell’esistenza, ma ancora una volta ci chiediamo con quale facoltà divinatoria queste associazione prevedono cosa vuol fare un ente prima ancora che l’ente stesso lo comunichi.

Nell’atto amministrativo, inopinatamente chiamato atto di indirizzo compare l’incarico a due precise associazioni, che sanno capire i “desideri” del comune. E’ come se un geometra presentasse di sua spontanea volontà un progetto, ad esempio costruire una piscina, cosa forse anche utile, senza però che il comune prima abbia manifestato in alcun modo la volontà di costruire appunto una piscina, ma poi, visto il progetto il sindaco dicesse: “Bravo, hai capito i miei desideri, volevo costruire proprio una piscina” e gli assegna l’appalto. Sembra incredibile ma più o meno è accaduto questo.

Inoltre tra le motivazioni di esclusione di una associazione che aveva presentato domanda c’è che l’associazione esclusa è una associazione sportiva, quindi inidonea ad organizzare centri estivi, dimenticandosi che proprio il comune di Ripe, con l’attuale sindaco come amministratore, ha organizzato i centri estivi in collaborazione con la Palestra Kappao di Passo Ripe, con soddisfazione degli utenti. Sarebbe stato infatti plausibile che in un centro estivo per bambini siano presenti anche attività di questo genere coordinate da personale qualificato.

Con questo non intendiamo mettere in discussione la professionalità degli operatori, che non conosciamo, in quanto non abbiamo potuto ancora leggere i loro curricula nonostante una nostra esplicita richiesta in tal senso. Torneremo a chiedere e ad approfondire questi aspetti perché riteniamo che le politiche a favore dei minori siano importanti e strategiche, non possono essere gestite con tanta approssimazione.

E’ in atto un dialogo con operatori, famiglie e con la lista “Solidarietà e Partecipazione” su questi specifici temi, allo scopo favorire una più rigorosa e limpida gestione delle politiche sociali.

dalla lista “Trecastelli ai Cittadini”

Redazione Valmisa
Pubblicato Giovedì 25 settembre, 2014 
alle ore 22:59
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