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A Corinaldo il progetto Memoteca fa rivivere antiche tradizioni

progetto "Memoteca" a CorinaldoLa Chiesa di San Francesco a Corinaldo è adornata con le pianticelle bianche della tradizione dei cosiddetti Sepolcri. I contadini seminavano grano, ceci, veccia, favino, cicerchia il primo giorno di Quaresima.



Le piante, coltivate al buio, assumevano una colorazione biancastra. Poi pochi giorni prima della Pasqua venivano portate in Chiesa. Questa coltivazione era forse una metafora della permanenza di Gesù nel deserto, il colore bianco delle piante cresciute al buio è paragonabile ad una vittoria della luce sulle tenebre. Gli ospiti della casa di riposo, i bambini del Corilab, numerose famiglie si sono cimentate in questa speciale coltivazione, facendo rivivere questa antica usanza.

Come ha ricordato don Giuseppe durante l’incontro conclusivo di questo percorso, noi oggi abbiamo dimenticato il senso che ha lo sporcarsi le mani con la nostra terra, stiamo diventando forse troppo asettici, troppo “virtuali”. Invece la semina è un gesto antichissimo che richiama la cura e l’attenzione necessarie per far crescere bene la pianta. Questa pratica, che appartiene alla tradizione religiosa popolare, tipica del periodo mezzadrile, è stata riscoperta su proposta dell’associazione Generazioni Storie Orizzonti, nell’ambito del progetto Memoteca al quale collaborano la parrocchia San Pietro Apostolo, il comune di Corinaldo, la Banca di Credito Cooperativo di Corinaldo, la Casa di Riposo Santa Maria Goretti, il centro giovanile Corilab.

Le piante saranno esposte fino alla mattinata di sabato 4 aprile, quando poi la Chiesa, che è stata “spogliata”, riacquisterà il tradizionale aspetto e le campane si scioglieranno. E’ stato grazie alla voglia di mettersi in gioco di bambini, giovani e anziani che è stato possibile realizzare una nuova occasione di dialogo tra generazioni.

da Associazione Generazioni Storie Orizzonti

Redazione Valmisa
Pubblicato Venerdì 3 aprile, 2015 
alle ore 15:26
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