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Il Festival organistico fa tappa a Serra de’ Conti con un concerto itinerante

Organo Odoardo Cioccolani 1866, restaurato nel 2009 dalla Ditta Fratelli Ruffatti di Padova, nella Chiesa di Santa Maria de AbbatissisDopo lo strabiliante successo dell’esibizione del maestro Arno Hartmann, nel concerto di giovedì 30 luglio alla chiesa del Portone, freme l’attesa per il quinto appuntamento del Festival Organistico Internazionale nella tappa di Serra de’ Conti, in programma per domenica 2 agosto.



Il concerto di giovedì 30 proposto da Hartmann ha lasciato il pubblico entusiasta con un programma fuori dal comune, che è riuscito ad attraversare artisti spagnoli del secondo Settecento per arrivare alla musica statunitense contemporanea, riuscendo di volta in volta a coniugare perfettamente i brani con le caratteristiche dell’organo Pinchi, in un dialogo costante tra antico e moderno che ha lasciato meravigliato il numeroso pubblico presente, con un’ovazione finale globale per il maestro tedesco.

Una serata di grande successo che troverà sicuro seguito nell’appuntamento di domenica 2 agosto, a Serra de’ Conti. Qui il maestro Roberto Padoin, concertista di fama internazionale, dopo una prima parte iniziale del concerto nella Chiesa di Santa Maria de Abbatissis, farà conoscere per la prima volta al pubblico del Festival l’organo Gennari della Chiesa di Santa Maria Maddalena, strumento di particolare interesse e unico nel nostro territorio per la presenza al suo interno di un grande tamburo collegato a dei campanelli, azionabile dall’organista con un pedaletto a destra della pedaliera, ad imitazione delle percussioni, proprio a dimostrazione di quel legame dell’organo italiano ottocentesco con l’orchestra e la banda.

Sarà una serata nuova all’interno del Festival anche grazie al passaggio da Santa Maria de Abbatissis a Santa Maria Maddalena, che permetterà al pubblico di scoprire l’antico borgo, e lasciarsi coinvolgere dall’atmosfera senza tempo che si respira all’interno delle mura, per finire nella cornice del monastero delle Clarisse, che conserva ancora tutto il fascino e la spiritualità di un luogo simbolo del territorio.

Ma la novità non sarà soltanto quella del concerto itinerante, perché la serata si concluderà, dopo aver ascoltato la bellezza delle note dell’organo, assaggiando le tipicità culinarie del territorio.
Un’altra tappa della manifestazione che valorizza il territorio a 360°, e sottolinea come il Festival Organistico Internazionale sia una vetrina non solo musicale, poiché riesce a coniugare arte, territorio e cultura dando un panorama completo delle ricchezze della regione.

da Festival Organistico Internazionale “Città di Senigallia”

Redazione Valmisa
Pubblicato Sabato 1 agosto, 2015 
alle ore 10:45
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