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Edward Hopper a Bologna

Fino al 24 luglio 2016 la personale dedicata all'artista americano

Summer Interior - Edward Hopper

Fino al prossimo 24 luglio, Palazzo Fava di Bologna sarà, più del solito, nel mirino di tutti gli appassionati d’arte. Le sue luminose sale sono infatti state scelte per ospitare una delle mostre più interessanti degli ultimi tempi: “Edward Hopper”, ovvero la splendida personale dedicata a una delle figure più affascinanti dell’arte americana del XX secolo, con oltre 60 opere provenienti dal Whitney Museum di New York.

Il raffinato e sottile realismo di Hopper è entrato nella storia per l’incredibile efficacia nel rivelare la bellezza di soggetti atipici, che spesso vedevano i personaggi umani passare in secondo piano rispetto alle scenografie di sfondo – in molti casi, le vere protagoniste delle sue opere. La sensibilità mostrata nel congelare attimi e superfici ha influenzato drasticamente l’arte contemporanea, suscitando ammirazione anche nelle altre sfere dell’arte visiva: si pensi ai fotogrammi dei noir americani o alle più recenti produzioni alla Wes Anderson, che palesano in ogni istante la profonda ammirazione per le prospettive hopperiane e i loro attenti accostamenti di luci e ombre. Quella di Hopper è, del resto, un’arte profonda e intima, che rivela l’alienazione e la solitudine della condizione umana con scelte stilistiche che rifiutano la loro contestualizzazione storica e sociale, facendone uno dei più significativi prodotti artistici contemporanei, destinati ad essere tali per i secoli a venire.

Curata da Barbara Haskell del Whitney Museum of American Art, in collaborazione con Luca Beatrice, la mostra ospita circa 3000 opere di Hopper, che includono capolavori del calibro di Summer Interior (1909), Soir Bleu (1914), New York Interior (1921), South Carolina Morning (1955) e Second Story Sunlight (1960), insieme a numerosi lavori meno conosciuti dell’artista. L’esposizione si articola in sei sezioni principali, che cercano di ricostruire il rapporto dell’artista con le tecniche espressive utilizzate e la loro rivisitazione nei lavori dei maggiori artisti contemporanei.

Informazioni utili – Palazzo Fava si trova al civico 2 di Via Manzoni e può essere comodamente raggiunto utilizzando la rete del trasporto pubblico cittadino. Chi arriva a Bologna in treno può prendere la linea 21 del bus dalla Stazione Centrale e scendere alla fermata Marconi. Tuttavia, se venite da lontano e avete intenzione di trascorrere la notte in città, si consiglia di dare uno sguardo alle offerte viaggi di portali come Yalla Yalla, dove spesso si trovano pacchetti volo+hotel a prezzi ragionevoli. In tal caso, dall’aeroporto potete prendere una delle navette della TPER, che vi condurranno in stazione in 20 minuti. Per accedere alla mostra è necessario munirsi di biglietto: per maggiori informazioni sulle modalità d’acquisto e gli sconti disponibili, è possibile consultare la relativa sezione del sito Genus Bononiae. Musei nella Città.

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