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Trecastelli: incontro sulle ecomafie al circolo Arci di Ponte Rio

In programma mercoledì 25 giugno alle ore 21.00

Incontro sulle ecomafie al circolo Arci di Ponte Rio

Mercoledì 25 giugno alle ore 21 verrà organizzata l’iniziativa “Ecomafie: storie e numeri nel rapporto di Legambiente” presso il Circolo ARCI di Ponte Rio-Trecastelli.

Interverranno Marco Ciarulli, Presidente di Legambiente Marche e Rosalia Cipolletta Fabbri, Presidente circolo “Il Ragusello” di Legambiente Pesaro.

L’iniziativa è realizzata dal Circolo ARCI “A. Cervi” di Ponte Rio in collaborazione con il gruppo Fuoritempo.

Il termine ecomafia è stato coniato da Legambiente per indicare le attività illegali delle organizzazioni criminali di stampo mafioso che provocano danni all’ambiente. Dal 1994, il Rapporto Ecomafia, raccoglie, elabora e analizza ogni anno i risultati dell’attività di contrasto alla criminalità ambientale svolta da tutte le Forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto. I reati vengono classificati per “filiere criminali”, che comprendono il ciclo del cemento, il ciclo dei rifiuti, i reati contro gli animali e quelli contro il patrimonio culturale. I numeri da capogiro degli illeciti amministrativi su cui pesa la mano della corruzione.  Sono le storie raccontate nel Rapporto Ecomafia di Legambiente che verrà presentato ufficialmente il prossimo 10 luglio a Roma, ma che nella serata organizzata a Ponte Rio potremmo discuterne in anteprima.

Le ecomafie sono una grave minaccia per l’ambiente, la salute e l’economia sana, in tutto il Paese. La legge 68 sugli ecoreati, che Legambiente è riuscita a far approvare dieci anni fa e che ha inserito i delitti ambientali nel Codice penale, sta funzionando. Ora però serve completare l’opera col recepimento da parte del Governo della nuova direttiva europea sulla tutela penale dell’ambiente, approvata lo scorso anno, introducendo delitti ancora non previsti dal Codice penale, così come vanno inasprite le sanzioni per reati come la gestione illecita di rifiuti previsti oggi dal Testo unico dell’ambiente.

L’iniziativa si inserisce nel percorso di sensibilizzazione promosso dalla Primavera della Legalità 2025, rassegna che affronta tematiche cruciali come la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, la tutela dei diritti umani, la funzione rieducativa della pena, l’educazione civica e alla legalità, la difesa delle garanzie e dei doveri costituzionali.

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