Trecastelli: “per il sindaco gli scambi culturali con Gaza son improponibili”
Martedì 12 agosto ore 21 municipalità di Castel Colonna. Nella cornice suggestiva offerta soprattutto nelle serate estive dal piccolo borgo si è svolto il Consiglio Comunale. Diversi i punti all’ordine del giorno l’ ultimo dei quali, da me proposto, relativo al territorio di Gaza invaso dalle truppe israeliane.
Prim’ancora che potessi relazionare l’atto, trasgredendo clamorosamente il protocollo per lo svolgimento del consiglio, il sindaco Conigli ha dato la parola al capogruppo di maggioranza, sig.ra Liana Baci, che diligentemente ha dato lettura di un breve testo in cui pur condividendo l’invito alla pace si bocciava l’ordine del giorno in quanto la maggioranza avrebbe avviato un progetto concreto per la questione palestinese.
A ciò ha fatto eco il sindaco che, nonostante l’aver dichiarato di non conoscere l’ordine del giorno, ha sottolineato l’impossibilità, secondo lui, di attivare, come proposto, le procedure per un gemellaggio con una delle municipalità del territorio di Gaza: ‘lì”, ha precisato Conigli, “si parla un’altra lingua, c’è un’altra religione e soprattutto c’è una guerra”.
Il primo cittadino ha inoltre manifestato disappunto visto che nell’odg si rammenta l’evidente fallimento della diplomazia internazionale, e poi sconcerto per la richiesta di costruire solidarietà concrete quali ospitalità ai bambini, soccorsi alimentari e sanitari e scambi culturali.
Per il sig. Conigli è improponibile data la diversità fra il nostro popolo e quello palestinese parlare di scambi culturali e gravosa l’incombenza dell’ospitalità e dell’invio di alimenti. L’odg è stato bocciato con 7 voti contrari della maggioranza (per correttezza aggiungo che 2 consiglieri di maggioranza si sono astenuti e i quattro consiglieri dell’opposizione hanno votato a favore).
Quale sia l’essenza del progetto concreto è rimasta ignota.
Viene in mente Hannah Arendt e la sua “Banalità del male”, acuta analisi dell’indifferenza e del senso comune come ideologia anestetizzante che giustifica l’atroce anzi lo cela alla coscienza, rendendolo quotidiano e sopportabile.
Penso e spero sia condivisibile lo spaesamento che simili dichiarazioni possano suscitare. Non la polemica ma il fare e l’impegno civile che ci si augura di attivare, potranno dare misura del senso etico della nostra comunità.
da Giuseppina Fattori – Solidarietà Partecipazione
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