Architetture rurali

Arcevia è inoltre ricca di costruzioni rurali, case coloniche, case padronali e chiese rurali. Le costruzioni sono in parte fatte di mattoni, pietra o cotto, talora in mattone. Alcune significative costruzioni rurali di tipo colonico si trovano nella Via Fossato, strada che conduce a Palazzo di Arcevia. Qui l’esempio più significativo è dato dal Mulino Pennarelli. In Contrada San Giovanni Battista e nella frazione Loretello si trovano esempi di costruzioni rurali con tecniche costruttive in cui si usano anche due tipi di materiali diversi, cotto e pietra, creando un motivo ornamentale particolare.
Madonna del Rosario, Ercole RamazzaniCostruzioni rurali tipiche che meritano di rientrare in un percorso turistico sono: Casa Baciani (loc. Palazzo), Casa Monteguarnieri (loc. Magnadorsa) e Casa Pellegrini (loc. Fugiano). Caratteristici sono anche i vari mulini, molto diffusi nelle frazioni di Arcevia e le ville padronali, Villa Mencucci e Villa Tirotti, presenti in località San Giovanni Battista. Chiese, cappelle ed edicole completano lo scenario rurale di Arcevia e dintorni. Menzioniamo la chiesa di S. Ansovino, situata ad Avacelli, edificio in stile romanico con interno abbellito da capitelli ed affreschi quattrocenteschi. Singolare anche la chiesa di San Giovanni Battista (prima metà secolo XVII), nei pressi di Porta del Sasso , al cui interno ci sono un Cristo crocifisso e santi, tela di artista ignoto (sec. XVII) e una Madonna del Rosario (1575) di Ercole Ramazzani.

Due santuari mariani sono degni di nota: il Santuario della Madonna delle Grazie (sec. XV), meta di pellegrinaggi, sito a mezza costa del Monte S. Angelo, che presenta un bel campanile originario e al suo interno un’immagine lignea della Madonna (fine 1200) e affreschi di allievi di Ramazzani; il Santuario della Madonna dei Renali (sec. XVI) che conserva all’interno l’affresco cinquecentesco di Piergentile da Matelica e Venanzio da Camerino raffigurante la Vergine assisa in trono. Bella anche la recente chiesa della Madonna delle Querce, in località Ripalta, posta in una posizione suggestiva e panoramica. Simbolo di una forte cultura popolare religiosa sono le edicolette votive che si trovano lungo le strade, come quella in bassorilievo della Madonna con Bambino, presso la Piana di Palazzo, e quella, presso Avacelli, della Vergine di Loreto, di pregevole fattura.

Concludono il percorso religioso-popolare due conventi dei Frati minori, quello di S. Giovanni Battista e il Convento di S. Martino (secoli XVI/XVII) di stile barocco, in cui è esposta la prima pala d’altare dipinta da Ercole Ramazzani, la Madonna col bambino in gloria e i SS. Francesco, Bonaventura, Girolamo e Martino (1571).

Marianna Marano