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Elena Morbidelli: “A Trecastelli la sicurezza delle scuole dipende dalla fusione”

La maestra e presidente ANPI: "Senza quei soldi, i nostri studenti non avrebbero avuto una nuova scuola?"

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Elena Morbidelli

La nuova scuola di Trecastelli, inaugurata una quindicina di giorni fa, è un’opera di rilevante importanza per le future generazioni della nostra “città” su questo non ci sono dubbi. Tuttavia leggere sui quotidiani che questa opera è stata realizzata solo grazie alla fusione mi ha messo proprio nei pensieri.

Oggi gli alunni di Ripe sono al sicuro in una scuola nuova e a norma solo grazie alla fusione. Quindi se la fusione non ci fosse stata i nostri alunni non si sarebbero meritati una scuola sicura? Senza fusione niente scuola nuova? O è solo l’ennesima trovata pubblicitaria per far digerire ai cittadini questa fusione che a quanto pare scarseggia di entusiasmo? Mi chiedo se questa sia una buona politica o viceversa una politica che sembrerebbe giocare avidamente con la sicurezza dei piccoli cittadini. Ovviamente tutto è dovuto al patto di stabilità, ma non ho visto sindaci ribellarsi a tale imposizione anzi ho visto l’Anci, a suo tempo, accettarla.

Solitamente prima si analizzano i bisogni e poi si investono i denari: ciò dovrebbe avvenire sia in famiglia che nelle Pubbliche Amministrazioni, ma non a Trecastelli. Qui prima di tutto si è deciso di costruire una nuova scuola e solo in un secondo tempo, impiegando ben tre anni, si sono svolti accertamenti sulla vulnerabilità sismica degli altri edifici scolastici, di cui ancora non si conoscono gli indici. Nonostante la mancanza di dati ufficiali, almeno così è stato detto anche al penultimo consiglio comunale, si fa sgomberare la scuola media e si progetta un nuovo intervento da un milione di euro. Sempre e solo per una scuola di Ripe, che risulta a tutt’oggi la più “curata” delle tre municipalità. Probabilmente perché è quella da cui possono provenire più voti elettorali?

Quando tra qualche anno, se non prima, vista la mancanza di dati ufficiali, verrà fuori la necessità di dover ristrutturare un altro plesso scolastico, con tutti i mutui accesi negli ultimi tempi e con il patto di stabilità che prima o poi tornerà, quale sarà la risposta dell’amministrazione a questa nuova urgenza? Si riuscirà a ristrutturare? O si provvederà alla sua chiusura?

In questi giorni parte la mensa unica. Siccome non è ancora pronto lo stabile che dovrà ospitarla, almeno fino a dicembre si utilizzerà la mensa della scuola materna di Ponte Rio. Se questa mensa è utilizzabile per la preparazione di tutti i pasti del Comune, perché non si è sperimentato tale soluzione prima di investire più di 500 mila euro nella nuova struttura? Magari ci si accorgeva della non proprio eccellente qualità del servizio e si poteva tornare indietro senza aver speso soldi. O forse si è voluto evitare proprio questo?

Infine ho notato che in questi ultimi mesi di amministrazione si stanno facendo tante cose: si asfaltano strade, si sistemano viali, sono state già realizzate piazze, scuole ecc… Per quattro anni non si è fatto quasi nulla e ora allo scadere del mandato elettorale tante nuove realizzazioni, per caso è già iniziata la nuova campagna elettorale?

Descartes diceva che i dubbi portano alla scoperta della verità, spero che queste verità siano diverse dai miei dubbi.

Da Elena Morbidelli

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