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“Nei mari di Melville”: un’avventura d’oltreoceano…

Pensiero d’Amore"Nei mari di Melville": un viaggio, un diario, uno svelamento autobiografico di Andrea Crostelli, poliedrico artista marchigiano.Nato ad Ostra, esprime già da piccolo una propensione al disegno e alla pittura: dopo aver conseguito una maturità all’Istituto Statale d’arte d’Ancona collabora con diverse Case Editrici come illustratore, fumettista, critico artistico/letterario.


L’ultimo lavoro si presenta come una raccolta viva di immagini e poesie ispirate dal famoso racconto di Herman Melville Moby Dick: "Ho iniziato a scrivere improvvisamente, una sera, a letto, sapevo che se mi fossi fermato avrei perso quel momento".Si tratta della prima opera a "tema" di Crostelli, tutta incentrata sul mare, sulla sua imponenza, sulle creature che lo abitano e sulle avventure che lo hanno avuto come scenario.
Un’avventura d’oltreoceano… che lascia i luoghi fisici per trasformarsi in un viaggio interiore, in un percorso di libertà in cui il filo conduttore è la ricerca dell’Assoluto.Melville è di fatto solo la punta dell’iceberg: al di sotto ci sono ricordi, esperienze, paure che vengono svelate con una prosa scorrevole, poesie e numerosi dipinti nei quali i colori vengono fatti "esplodere" con tutta la loro potenza espressiva."Il disegno è una scusa per incasellare il colore": e sono proprio i colori a creare suggestioni e a rendere fantastiche le creature del mare.Particolare il dipinto Autunno (Olio su tela, 2002) in cui sono raffigurati e "trasfigurati" una moltitudine di uccelli morti: "É stata un’immagine che avevo nella mente, sapevo come doveva essere e per questo avevo paura di sbagliare – spiega Andrea Crostelli – così proseguivo con lentezza e cura disegnando una casella alla volta".Autunno Pur raffigurando un’immagine di morte la sensazione non è di angoscia: l’accuratezza nel dosare i colori, le tonalità calde trasmettono pacatezza.Rispecchiando quella che è una caratteristica di Crostelli le forme si confondono e si fondono l’una con l’altra, in questo caso solo alcune sono veramente definite e nella loro completezza non rappresentano la morte, ma si potrebbe dire quasi un sonno profondo."Solo uno ha gli occhi aperti, perchè solo uno doveva averne, e doveva essere solo in quel punto del quadro", ci rivela Andrea Crostelli cercando di spiegarci la sua attività artistica.
Leggiamo infatti in un passo del libro "Non è forse vero che non sai sempre cosa vai a disegnare e soprattutto perchè? Spesso lo scopri dopo, e i lati che rimangono oscuri, nel mistero, sono pure quelli che impreziosiscono e valorizzano il quadro".
Si tratta dell’urgenza del dipingere un’immagine vista nella mente e che deve essere rappresentata così come è "Ho capito che anche se fossi bendato il risultato con ogni probabilità sarebbe lo stesso".Ed è per questo che le cose che più lo affascinano e interessano sono "quelle che devono nascere e che ancora non conosco".
Da questo ne "deriva" che la condizione dell’artista è quella di essere molte volte un incompreso, "per gli abbuiamenti dell’anima ai quali si è esposti" per natura, per un dono, per qualcosa che è difficile spiegare e raccontare se non attraverso la propria opera.clicca per ingrandire"Nei Mari di Melville" per Crostelli è come un "grido": la prosa, le "spiegazioni" ai dipinti e alle poesie sono un "tentativo" di introdurre la propria opera al "mondo che non mi capisce".Se per l’autore questo può rappresentare un punto di debolezza del libro, la coerenza con cui tutto si incasella sorprende il lettore che naturalmente si immerge in un mondo sconosciuto che alla fine sentirà familiare.In particolare la parte poetica del libro, integrata da altri inediti sarà presto inserita in una raccolta La culla del Destino, definita dallo stesso Crostelli "Un imbroglio fra Mare e Cuore, Viaggio e Amore".
Avete visto la Balena Bianca?Nei "Mari di Melville" sarà presentato il 9 Dicembre a Pesaro presso Palazzo Gradari Enoteca 075 dallo stesso autore: un recital di poesie con l’accompagnamento al piano del musicista jazz Michele Donati.
L’appuntamento è per le 21.30.

Gloria Gasparrini

Redazione Valmisa
Pubblicato Mercoledì 20 settembre, 2006 
alle ore 19:01
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