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Le “stranezze” sul nuovo sagrato a Ripe di Trecastelli

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Il sagrato della chiesa di San Pellegrino di Ripe (lavori)La recente inaugurazione della chiesa di San Pellegrino di Ripe, sapientemente restaurata in tutto il suo splendore, ha costituito un momento molto importante per la comunità di Trecastelli tant’è che l’amministrazione ha, condivisibilmente, ritenuto opportuno di compartecipare nelle spese da sostenere ristrutturando il sagrato di proprietà comunale.



Con delibera di Giunta n. 43 del 10/11/2014 l’amministrazione ha deciso di realizzare il sagrato mediante l’impiego di pietra tipo arenaria. Fatto sta, che nel corso dell’esecuzione dei lavori appuriamo che l’impresa appaltatrice sta realizzando il sagrato in marmo (materiale più costoso e non previsto dalla delibera di cui sopra). Contattata l’impresa veniamo a conoscenza che il marmo in corso di posa in opera (ma poi rimosso con la massima solerzia) è stato acquistato da Bigelli Marmi (ossia dalla società per la quale il sindaco Conigli segue tutto il settore della lavorazione del marmo). Nondimeno, si apprende dall’impresa – presso la quale presta (o ha prestato) la propria attività lavorativa un prossimo congiunto di un assessore – che la scelta del marmo, in luogo della pietra arenaria prevista dalla delibera di Giunta summenzionata, non sia dovuta ad una specifica richiesta dell’amministrazione ma ad una mera iniziativa dell’impresa stessa. Diversa è la versione che ci è stata prospettata da altri soggetti coinvolti nella realizzazione del sagrato.

Ora, potrete comprendere come costituisca compito di una forza di opposizione quello di monitorare l’operato di chi amministra anche sensibilizzando l’opinione pubblica, e quello di proporre l’approvazione di provvedimenti che possono portare giovamento alla comunità comunale (tante sono state le nostre proposte immotivatamente respinte dalla maggioranza a dispetto di quello che, senza il ben che minimo pudore, va sostenendo chi amministra!). Il sagrato della chiesa di San Pellegrino di Ripe (lavori)Riteniamo quindi doveroso far luce su una vicenda che, visti i connotati pubblicistici ed il principio costituzionale di imparzialità dell’azione amministrativa, parrebbe lambire gli interessi privati del sindaco. Ovviamente procederemo dinnanzi alle opportune sedi affinché sia scrutinata la regolarità dell’operato dell’amministrazione restando in attesa di un doveroso chiarimento da parte del sig. sindaco.

Da ultimo, ci corre l’obbligo precisare che, nella qualità di gruppo di opposizione consiliare, la scelta di esternare i nostri interrogativi tramite gli organi di stampa esercitando un legittimo diritto di critica politica, in luogo di una mera interrogazione consiliare, è dettata dal fatto che il consiglio comunale (la cui convocazione non è mai pubblicizzata dall’amministrazione salvo la pubblicazione sulla home page del sito internet istituzionale) non è partecipato dai cittadini e non ci è nemmeno consentita la ripresa video, financo gratuita, delle sedute consiliari (altra proposta bocciata dalla maggioranza).

In allegato le foto del marmo utilizzato originariamente per la realizzazione del sagrato.

I consiglieri Nicola Peverelli e Giuseppina Fattori

Redazione Valmisa
Pubblicato Lunedì 5 ottobre, 2015 
alle ore 13:07
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