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Raccolta porta a porta “interrotta” a Ostra Vetere per lavori

Giuseppina Codias chiede una riduzione sulla Tari ma l'amministrazione dà risposta negativa

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Anconanotizie.it
raccolta differenziata, gestione dei rifiuti, ambiente

In seguito ai lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria della pavimentazione e sotto servizi che hanno interessato alcune vie del centro storico di Ostra Vetere, la raccolta differenziata con il sistema “porta a porta” è stata interrotta con un ritorno di fatto al vecchio modello, quello che prevedeva punti di raccolta comuni dove portare il proprio contenitore dei rifiuti o gettare direttamente il sacco della spazzatura.

Alla luce di questo mancato servizio ho chiesto all’Amministrazione Comunale di adoperarsi quanto prima per applicare una riduzione sulla TA.RI. per le vie interessate dai suddetti lavori.

La risposta negativa dell’Amministrazione non si è fatta attendere: “I lavori di riqualificazione possono aver creato disagi ma non hanno di fatto provocato interruzione del servizio solo una diversa modalità di svolgimento. Per quanto sopra detto e non rientrando la sua richiesta nei casi previsti dal Regolamento Comunale IUC non è possibile prevedere una riduzione TA.RI.” La risposta del sindaco è giunta in anticipo sulla petizione presentata dai cittadini residenti nelle zone interessate dal servizio, come dice il sindaco, svolto con “diversa modalità”.

Risposta assurda e inaccettabile perché evidenzia l’incapacità dell’Amministrazione di cogliere la realtà dei fatti, di andare incontro al disagio e al disservizio creato ai cittadini. Certo che è vero che il servizio di raccolta non è stato mai interrotto ma è altrettanto vero che è venuto a cessare per ben 5 mesi quello del “porta a porta”, che se non sbaglio ha dei costi più alti rispetto al vecchio modello di raccolta proprio perché la spazzatura ci viene prelevata direttamente dall’operatore davanti al portone di casa. Perché i residenti e i commercianti delle vie in oggetto dovrebbero pagare per un servizio del quale in effetti non hanno usufruito? Proprio perché il servizio non è stato interrotto, ho proposto e ripropongo ancora al Sindaco e alla Giunta di intervenire con un provvedimento amministrativo affinché i suddetti cittadini possano pagare per l’effettivo servizio di cui hanno usufruito, né più né meno. Evidentemente questo però non è stato fin ora nella logica e nell’intenzione dell’Amministrazione che ha dimostrato palesemente di non andare incontro ai tanti cittadini che si troveranno a pagare per un qualcosa di diverso non previsto.

A ciò si aggiunge il sentirsi dire “la Sua (mia) richiesta non rientra nei casi previsti dal Regolamento Comunale IUC”. Certo che non è previsto dal Regolamento Comunale IUC ma un Regolamento può essere modificato basta che ci sia la volontà politica di chi governa un Paese di poterlo farlo. L’unica verità è che ridurre la TA.RI. ai cittadini in questione avrebbe comportato una riduzione delle entrate a favore delle casse comunali e di qui la necessità di trovare relativa copertura.

Di certo avrebbe comportato un aggravio di lavoro per Amministratori e uffici pertanto dunque meglio trincerarsi dietro mezze verità a discapito dei poveri cittadini.

 

Giuseppina Codias

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