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Montenovonostro, piano emergenza: “Sindaco di Ostra Vetere ci risponde fischi per fiaschi”

"Il piano non viene pubblicato, ci hanno risposto dicendoci il quando, ma non il perchè, come avevamo chiesto"

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Luca Memè

Torna ora la risposta del sindaco alla richiesta di cui al nostro comunicato di lunedì 29 gennaio 2018 intitolato “Ostra Vetere: Chiediamo per quale motivo il Comune non pubblica il piano per l’emergenza” con il testo della lettera con cui chiedevamo al sindaco urgentemente di sapere i veri motivi che ritardano o impediscono sia la immediata pubblicazione del “piano delle emergenze” vigente, sul sito ufficiale del Comune, che l’adozione di adeguate iniziative protettive preventive.

Pubblicazione piano emergenze: risposta del Comune di Ostra VetereOra ci risponde (come da lettera allegata in foto) così:
“Comune di Ostra Vetere (Provincia di Ancona) Il Sindaco. Prot. n. 1070 Ostra Vetere 9.02.2018.
Al Referente di Montenovonostro Alberto Fiorani Via A. Moro 1 Ostra Vetere montenovonostro@gmail.com
Oggetto: Piano di emergenza. Riscontro.
In riscontro alla Sua nota pervenuta al prot 944 del 2.02.2018 si informa che è in fase di predisposizione l’aggiornamento del piano di protezione civile che sarà sottoposto al consiglio comunale entro il corrente mese. Seguirà ampia diffusione del piano approvato mediante pubblicazione sul sito istituzionale e apposite riunioni con la popolazione.
Cordiali saluti.
Il Sindaco
Luca Memè”.

Questo è quanto e basta là. Ma facciamo rispettosamente notare che noi non abbiamo chiesto “quando” pubblicherà un “nuovo” piano, bensì “perché”, quali sono e quali sono stati “i veri motivi che ritardano o impediscono la immediata pubblicazione del “piano delle emergenze” vigente sul sito ufficiale del Comune”. A noi sembra chiaro: “quando” e “perché” sono due cose diverse.

Non abbiamo chiesto “quando” pubblicherà un piano nuovo, bensì “perchè” non pubblica il piano vecchio vigente, che andiamo chiedendo ormai da un anno e mezzo senza ottenere risposta, mentre imperversa lo sciame sismico del terremoto dell’Italia Centrale e mentre non si riesce ancora a sapere perchè c’è stata l’alluvione di quasi quattro anni fa alla zona artigianale e industriale di Pongelli invase dalla esondazione inquinante e maleodorante del depuratore.

In fin dei conti se quel piano c’è (e c’è di sicuro, se loro stessi l’hanno magnificato tanto da definirlo “piano ben preciso” e aggiungono ora che lo stanno aggiornando) “perchè” non viene pubblicato? Cosa ci sarà mai di tanto “prezioso” da non volerlo condividere con tutti i compaesani? Forse che i compaesani non hanno diritto a sapere quelle cose tanto “ben precise” e forse altrettanto “preziose” che si sciupano se vengono divulgate? Così amministrano loro? Negando ai compaesani il diritto a sapere e conoscere?

Bell’esempio di come intendono davvero la prassi “democratica”, che la democrazia non sa nemmeno cosa sia, come peraltro hanno fatto con l’improvvida Unione dei Comuni dal ridicolo nome, che ci impongono a rotta di collo con il fiato corto proprio sotto le elezioni amministrative anticipate, senza sapere perchè. E infatti, tanto per rimediare alla bell’e meglio, dicono che pubblicheranno un piano “nuovo” proprio all’ultimo minuto prima delle elezioni. Ma che bravi. Però non ci dicono “perchè” non hanno pubblicato e non pubblicano immediatamente il piano vigente che c’è.

Ed è sempre la solita storia: alla semplice richiesta di sapere “che ora è”, rispondono imperterriti e impuniti “è giovedì”. Fischi per fiaschi, sempre così fanno loro.

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