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“Ostra Vetere può e deve dialogare con Senigallia, senza esserne succube”

6 domande a Massimo Bello, candidato sindaco di "Autonomia per Ostra Vetere"

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Massimo Bello

Sei domande a Massimo Bello, candidato a Sindaco della Lista ‘Autonomia per Ostra Vetere’.

“Il paese può tornare protagonista, senza diventare periferia di Senigallia. Con la città costiera si può e si deve dialogare, senza esserne succube.”

D – Perché la RSA di Ostra Vetere è stata chiusa e da chi?
R – La RSA è stata chiusa definitivamente con Determina del Direttore dell’Area Vasta 2 dell’Azienda Sanitaria regionale n. 307/AV2 del 9 marzo 2016. L’Amministrazione Memè è stata immobile di fronte a questa vicenda, permettendo così ai vertici regionali di deciderne la chiusura. Durante la mia Amministrazione, nel dicembre 2012, il servizio di RSA fu spostato temporaneamente nella struttura di Corinaldo per motivi legati alla sicurezza dei locali, che sono tra l’altro di proprietà dell’Azienda sanitaria. Con l’Amministrazione Memè, la RSA è stata invece chiusa per sempre.
D – Il ‘caso’ Antenna di via Lanternone. Che cosa è accaduto?
R – L’Ufficio Tecnico ha semplicemente effettuato la procedura prevista dalla Legge Gasparri, senza tener conto e saltando, però, un ‘passaggio’. Il Comitato contro l’Antenna si è rivolto al TAR per la sospensiva, ma il Tribunale amministrativo ha respinto tale istanza. Il Comitato, però, non ha proseguito l’iter giudiziario, lasciando cadere il giudizio di merito. L’Antenna, poi, dopo l’insediamento della Giunta Memè, è rimasta lì anche se lo stesso Memè e la sua maggioranza promisero di toglierla. Addirittura in questi ultimi cinque anni è stata potenziata senza che alcuno protestasse.
D – Centro diurno ‘Romita’. E’ sostenibile collocare questa struttura per i diversamente abili al primo piano dell’edificio dell’ex RSA?
R – Non solo non è sostenibile, ma è del tutto fuori luogo, inadeguato e non consono alle attività del Centro diurno e alla quotidianità delle ragazze e dei ragazzi ospiti della struttura, affetti da disabilità psico-fisiche, anche gravi. L’Amministrazione Memè e l’Assessore ai servizi sociali Martina Rotatori hanno assunto una decisione inaccettabile, che dequalifica l’operato ed il prestigioso ruolo di un Centro, che accoglie cittadini di ben otto Comuni, offrendo loro un ottimo servizio. L’unica soluzione rimane quella di dare attuazione ad un progetto già pronto, che aspetta solo di essere finanziato con le uniche risorse economiche disponibili, quelle dell’Unione europea, di cui ho già individuato alcuni assi e misure, che rispondono all’esigenza di questo importante ed essenziale servizio.
D – Secondo Lei, è possibile aprire un tavolo di collaborazione con l’Azienda sanitaria regionale per l’ampliamento della Casa di riposo Fondazione Marulli di Ostra Vetere?
R – Non solo ne sono convinto, ma ritengo necessario ed urgente farlo. Ci sono le condizioni per poter aprire un tavolo di confronto con i vertici socio-sanitari regionali, proponendo un ampliamento della struttura dedicata alla terza età ed un estensione dell’accreditamento dei posti letto per rispondere in modo adeguato alla domanda delle famiglie. La nostra è una delle migliori strutture della Provincia e della Regione. Il progetto, che implementi l’erogazione dei servizi alla popolazione anziana, soprattutto non autosufficiente e sola, può essere finanziata anche con risorse dell’Unione europea.
D – Sarebbe in grado di riportare i servizi sanitari specialistici ambulatoriali ad Ostra Vetere?
R – Dopo l’inerzia dell’Amministrazione Memè, ritengo doveroso farlo. Anche perché il nostro paese merita servizi di qualità e completi. Il nostro progetto è quello di accordarci con la Regione per intraprendere un percorso finalizzato alla costituzione di una vera ‘Casa della Salute’ capace di offrire tutti i servizi specialistici e una unità di primo intervento nell’ambito di una operatività H24. A ciò va aggiunto, visto che la Regione sta per ridefinire il Piano sanitario delle Marche, anche l’istituzione di una postazione del 118 ad Ostra Vetere.
D – A livello di Governo centrale, Lei su chi fa affidamento?
A Roma abbiamo un Governo, al cui interno abbiamo contatti immediati e diretti sia con Ministri della Lega che con quelli del Movimento 5 Stelle. Ciò ci dà l’opportunità di presentare loro le esigenze e i progetti del nostro Comune e del nostro territorio. Allo stesso tempo, abbiamo un filo diretto anche con l’Unione europea e con Bruxelles, le cui risorse economiche rappresentano un valore aggiunto, che abbiamo la possibilità di utilizzare con proposte progettuali interessanti.
D – Riguardo alla neonata Unione dei Comuni con Senigallia, cosa pensa di poter e voler fare?
R – Anzitutto, la prima azione da fare è uscire dall’Unione. Uscire da un contenitore politico voluto e imposto da Senigallia per ‘ingabbiare’ i Comuni delle Valli del Misa e del Nevola, tra cui Ostra Vetere. immediatamente dopo trattare le modalità dell’uscita dall’Unione, considerando che lo Statuto contenga norme vessatorie ed illegittime nei confronti dei piccoli Comuni. Allo stesso tempo individuare i singoli Comuni, con cui cui sottoscrivere convenzioni per la gestione obbligatoria di alcuni servizi. Per quel che attiene alcuni progetti di sviluppo nei settori strategici del nostro territorio, metteremo in atto altri strumenti come gli accordi di programma e i protocolli d’intesa, concentrandoci sulle reali necessità e innovazioni, di cui Ostra Vetere ha bisogno. Essere fuori dall’Unione voluta e imposta da Senigallia non significa isolarsi dal mondo, ma dialogare con esso, rimanendo titolari della nostra potestà decisionale. Con questa Unione, innaturale e tutta sbilanciata verso Senigallia, diventeremmo un Comune satellite della città costiera. e questo non è giusto, tanto meno corretto nei confronti della comunità. Chi ha ‘venduto’ il Comune a questa Unione, si dovrà ricredere. Oggi, gli strumenti a disposizione degli enti locali sono molteplici. L’importante è saperli utilizzare e sfruttare a vantaggio del nostro territorio.

Ostra Vetere ha un’opportunità, che noi desideriamo cogliere: quella di diventare ancora una volta protagonista.

Da

Autonomia per Ostra Vetere

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