“Tempismo sospetto per una rotatoria scriteriata ed impopolare”
Progetto Ostra replica al sindaco Storoni sulla rotatoria
“La rotatoria si farà… faremo il possibile per farla… non c’è alternativa”. Questo è l’imperioso incipit dell’ultimo comunicato del Sindaco Storoni relativo alla contestata rotatoria di Largo XXVI Luglio. Pochissime parole che affossano irrevocabilmente la democrazia ad Ostra, perché quando un primo cittadino arriva ad ergersi a tale supponenza, sprezzante di ogni principio di condivisione e trasparenza, significa che ci si è avviati lungo una pericolosa strada dove la sovranità popolare non conta più.
Affermare che i motivi contemplati nella diffida da noi presentata lo scorso 16 marzo sono privi di fondamento, significa non solo essere irrispettosi verso l’operato della minoranza consiliare che si è fatta portavoce del malcontento cittadino, ma non avere affatto compreso le criticità ed i disagi che la rotatoria comporterà, per di più eludendo i vincoli ai quali un’operazione del genere dovrebbe essere sottoposta.
Ci riferiamo, in particolare, alla richiesta del parere della Soprintendenza: nel comunicato del Sindaco, infatti, lo stesso afferma che tale autorizzazione non è ancora pervenuta. Come è possibile, dunque, mettere mano ad una simile opera di così alto impatto paesaggistico, sita a cinque metri dall’ingresso al centro storico, che prevede anche la rimozione della storica pesa pubblica sottoposta a vincolo della Soprintendenza senza che questa abbia ancora rilasciato apposito nulla osta?
E ancora: il Sindaco sostiene che i lecci che sono stati abbattuti compromettevano la sicurezza di pedoni ed automobilisti. Ci chiediamo: possibile che quegli alberi (dei quali non viene mai precisata la competenza) si siano improvvisamente scoperti pericolosi guarda caso proprio in concomitanza con i lavori di realizzazione della rotatoria?
Inoltre: se la messa in sicurezza di Largo XXVI Luglio era davvero una così urgente priorità per questa Amministrazione, come mai si è deciso di intervenire soltanto ora, a due mesi dalle elezioni? Perfino l’assurda ed inutile inversione del senso di marcia nel centro cittadino ha avuto la priorità su questa “prioritaria” rotatoria! Con quale criterio logico sono state d’imperio decise tutte queste inopportune modifiche alla viabilità?
Se è vero che la rotatoria nasce soprattutto per tutelare i pedoni e che la planimetria diffusa nei giorni scorsi non è quella inoltrata alla Provincia (che non sappiamo se ha davvero autorizzato il progetto), ci dica: come mai nel disegnino che correda il suo ultimo comunicato, non c’è traccia alcuna degli attraversamenti pedonali? Ed anche la questione dei suoi decantati “camminamenti” ci pare piuttosto dubbia considerato che quello che dovrebbe costeggiare la ferramenta, di fatto, dal disegno sembra invece passare attraverso le case che ivi sorgono…
E se è vero che le parole hanno ancora un senso, vorremmo ricordare al Sindaco che si sta parlando di un intervento sperimentale, mentre certi lavori da lui avviati come l’abbattimento delle piante, la rimozione della pesa (nonostante il mancato parere della Soprintendenza), la demolizione delle attuali aiuole, ecc… sono interventi definitivi e che niente di tutto ciò elencato può seriamente compromettere l’incolumità degli utenti della strada!
La verità, caro Sindaco, è che lei sta tentando di trovare degli alibi per giustificare il suo arbitrario ed irragionevole operato perché sa bene di aver peccato di superiorità così come sa di non aver mai preventivamente condiviso con la cittadinanza questa sua volontà. Dire che il progetto può essere rivisto e che soltanto dopo il periodo di prova si concederà la facoltà di apportare eventuali modifiche, è un “contentino” al quale non crediamo perché lei stesso ce lo ha già dimostrato due anni fa con l’inversione della viabilità: quando questa sorda Amministrazione decide, non c’è possibilità alcuna né di rivalutare la scelta fatta né di considerare suggerimenti di sorta.
L’unico dato incontrovertibile è questa rotatoria da lei voluta costerà a tutta la collettività la bellezza di 26.500 €, una spesa che non si può in alcun modo giustificare per quello che viene definito un progetto “sperimentale” e che, qualora non dovesse andare in porto, perché le osservazioni da noi avanzate e da lei ritenute “infondate” dovessero invece verificarsi, si dovrebbero spendere ulteriori soldi pubblici per modificare o addirittura ripristinare il tutto, cagionando così all’Ente comunale un considerevole danno erariale.
Dobbiamo, però, concordare con lei quando afferma che “il mondo non è il posto per chi sta fermo e dice sempre no”: non è, infatti, il posto per un’Amministrazione che in cinque anni è rimasta sempre immobile su quelle che erano e sono le vere criticità del territorio e che si chiude ermeticamente a riccio dicendo sempre no a qualsiasi proposta/critica/suggerimento sollevati sia dalla minoranza che dai cittadini.
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