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Fdi, Autonomia Ostra Vetere, Lega: “altro grave episodio in Consiglio comunale”

"Una seduta lampo: Comune in balia del dilettantismo dell'amministrazione comunale"

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Fdi, Autonomia per Ostra Vetere, Lega: logo

Una seduta ‘lampo’, quella svoltasi sabato pomeriggio 27 aprile nel salone ‘On. Peverini’ della Residenza municipale di Ostra Vetere, cominciata con quasi due ore di ritardo rispetto alla convocazione di rito, prevista per le ore 17.

Pochi minuti soltanto, poi, per prendere atto dei rilievi di irregolarità giuridica ed amministrativa avanzati dal Capogruppo di Fratelli d’Italia-Autonomia-Lega, Massimo Bello, sulla formulazione delle proposte iscritte all’ordine del giorno del Consiglio.
“Proposte di atti amministrativi, che hanno rilevato elementi di criticità e di patologia giuridico-amministrativa, su cui anche il Segretario comunale, Dott. ssa Fabiola Caprari (chiamata, per l’occasione, soltanto a presiedere la seduta del Consiglio), non ha potuto che accogliere e condividere le eccezioni di legge, di forma e di sostanza promosse dal nostro Gruppo”, ha affermato il capo dell’opposizione Massimo Bello.

Il Consiglio, a questo punto, ha soltanto votato la richiesta di rinvio della seduta proposta dalla minoranza. “Davanti all’ennesimo episodio di irregolarità e di irritualità nella formulazione degli atti amministrativi – hanno detto i Consiglieri Massimo Bello, Giuseppina Codias e Andrea Santini subito dopo la chiusura della seduta – ciò che lascia davvero basiti e perplessi è la non consapevolezza da parte del sindaco Pancotti, degli assessori e dei consiglieri di maggioranza PD di quanto sia accaduto in questa circostanza, del tutto surreale e per l’ennesima volta grave.”

“Poco prima dell’inizio ufficiale della seduta – racconta l’esponente della minoranza consiliare Bello – mi sono accorto, sfogliando i fascicoli depositati negli uffici della segreteria, e contenenti gli atti originali dei provvedimenti iscritti all’ordine del giorno, che alcuno di essi fosse stato formulato in conformità alla legge e, in particolare, ai principi del diritto amministrativo e dell’ordinamento delle autonomie locali. L’ho fatto presente al Segretario e al sindaco Pancotti, rilevando che atti del genere non presentavano i giusti requisiti e gli elementi strutturali essenziali per poter essere considerati tali, chiedendo immediatamente spiegazioni ai funzionari responsabili e allo stesso sindaco. Soltanto la Dott. ssa Caprari ha convenuto con me della presenza irregolare degli atti ufficiali depositati nei fascicoli.”

“Innanzi – continua il Capogruppo consiliare di opposizione Bello – ad un silenzio assordante del sindaco, che non ha proferito parola, davanti allo scaricabarile di qualche funzionario dell’ente, che non ha esitato ad accusare un dipendente del suo ufficio di quanto accaduto, senza considerare, però, che la responsabilità amministrativa ricade su chi ricopre, invece, posizioni gerarchiche superiori, non ho potuto fare altro che chiedere il rinvio della seduta, che di lì a poco è stato approvato. Tra l’altro, non è la prima volta che accadono episodi del genere, su cui anche il Prefetto, poco meno di due mesi, è dovuto intervenire. Rimane il fatto che una certa irregolarità ed irritualità nella predisposizione degli atti amministrativi siano state più volte segnalate al sindaco Pancotti e, di conseguenza, ai funzionari comunali, conesposti dettagliati e questioni pregiudiziali, presentate per iscritto e protocollate nei ‘registri e negli archivi’ dell’ente.”

“Sconcerta, anche, la totale apatia del sindaco – aggiungono il Consigliere Bello – che, neppure di fronte all’ennesimo grave episodio, sia riuscito a prendere una posizione lucida di fronte a questa circostanza, nonostante l’avessi rilevata, da ultimo, nella Conferenza dei Capigruppo tenutasi una settimana fa, nella cui seduta ho dato precise istruzioni di come dovessero essere predisposti gli atti della seduta consiliare. Il sindaco dà l’impressione, talvolta, di non sapere cosa stia accadendo. Fa finta di niente. Eppure, la legge è precisa nell’enucleare competenze e ruolo del sindaco nell’organizzazione del Comune, indicandolo addirittura come capo dell’intera amministrazione. E’ dovere del sindaco, infatti, non solo controllare e vigilare, ma anche sovrintendere alle attività espletate dagli uffici e dai suoi assessori, di cui egli è la massima espressione di diritto e di fatto. Da sabato pomeriggio, invece, abbiamo dovuto constatare che ad Ostra Vetere così non è. L’Amministrazione dimostra, oramai da un anno, un patetico dilettantismo politico, che non le permette di svolgere correttamente il suo mandato.”

“In questo Comune, da oltre quattro mesi, manca un Segretario Generale permanente; alcuni funzionari apicali con posizione organizzativa di responsabilità – sottolineano ancora Massimo Bello, Giuseppina Codias e Andrea Santini – non vigilerebbero e non controllerebbero gli atti amministrativi, contravvenendo a precisi doveri e obblighi previsti dalla legge, oltremodo permettendosi di accusare altri dipendenti ‘esecutivi’, e scaricando su di essi, infine, responsabilità amministrative e di legge, che non competono affatto al ruolo gerarchico, che costoro ricoprono nella struttura organizzativa dell’ente; un’Amministrazione inconsapevole e impreparata, che sta dimostrando un’insostenibile leggerezza di governo della comunità locale! In poche parole, un Comune in balia del pressappochismo e di un preoccupante dilettantismo, che fanno comprendere, a questo punto, come l’Unione dei Comuni rappresenti davvero per Pancotti e la sua maggioranza PD l’unico ancoraggio politico di sopravvivenza!”

“Non ci rimane altro che informare di nuovo il Prefetto – concludono Bello, Codias e Santini – su quanto accaduto, chiedendo che il Comune di Ostra Vetere diventi un ‘osservato speciale’ nel panorama degli enti di questa provincia! Diremo al Prefetto di Ancona che l’attività degli organi di governo di Ostra Vetere presenta seri e patologici problemi di conformità alla legge e all’ordinamento. Chiederemo, altresì, che alle prossime sedute del Consiglio sia presente un funzionario della Prefettura, che sovrintenda, osservi e controlli il regolare andamento degli affari correnti del Comune. Un po’ come accade in quei Paesi a rischio di democrazia, nei quali l’ONU invia i propri ‘osservatori’ a presenziare, ad esempio, allo svolgimento regolare delle elezioni politiche!”.

Da

Fratelli d’Italia-Autonomia-Lega

Ostra Vetere

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