Il Salvagente onlus di Ostra sulla “Colletta alimentare” in programma per sabato 27
"Se doniamo con intelligenza e non per mettere a tacere la coscienza, permettiamo che questo gesto ci cambi"
![raccolta alimentare, donazione di cibo, povertà, aiuti](https://www.valmisa.com/articoli/sites/4/2019/03/20170929-raccolta-alimentare-430x323.jpg?badd6b)
In occasione della prossima “Colletta alimentare”, nei supermercati, organizzata in tutta Italia dal Banco Alimentare, sabato 27 novembre, una considerazione si impone.
La dinamica del dono è l’unica che permette all’uomo di scoprirsi per quello che è: un poveraccio. Donarsi, fare il bene innanzitutto fa bene a chi lo fa perché di questo prende coscienza.
Perché la persona deve donare e donarsi quando scopre che non riesce nemmeno a risolvere i suoi problemi?…e men che meno può aiutare a risolvere i problemi agli altri? Proprio perché il problema è lui. Noi siamo già problema a noi stessi.
Allora volgersi verso l’altro è percepire, capire di più se stesso. Io che faccio la carità donando tempo, energia ed attenzione all’altro fratello uomo. È oggi ancora più necessario arrivare a questo punto di coscienza: mi scopro, anzi è donandomi che mi conosco.
“Ama il prossimo come te stesso” è scritto nel Vangelo. A noi, don Giussani provocandoci ci ha detto: ma come fai ad amare l’altro se non ami te stesso? Eppure questa è la legge della vita. Riconoscendo l’altro, partendo già dal pacco di zucchero o di farina che gli doni, può iniziare a scaturire in ognuno di noi una capacità nuova di affezione all’altro.
Se doniamo con intelligenza e non per mettere a tacere la coscienza, permettiamo che questo gesto per la sua dirompente forza, ci cambi. È più bello vivere una vita alla grande che lasciarsi vivere.
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