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La Biennale di Venezia 2022 rende omaggio a Mirella Bentivoglio e Giovanna Sandri

Artiste in mostra a Trecastelli in "Magdalo Mussio - Il Punto e la Virgola – Dialogo con le Donne Artiste della Poesia Verbo Visiva"

Biciclette bici elettriche Mancinelli - Senigallia
Giovanna Sandri - Foto di Anna Mencaroni

Il Museo Nori De’ Nobili e Centro Studi sulla Donna nelle Arti Visive Contemporanee della Città di Trecastelli con la mostra “Magdalo Mussio – Il Punto e la Virgola – Dialogo con le Donne Artiste della Poesia Verbo Visiva”, rende omaggio alla complessa ricerca di Magdalo Mussio e alle artiste Mirella Bentivoglio e Giovanna Sandri.

L’esposizione sta riscuotendo grande interesse di pubblico ed è con soddisfazione che riceviamo la notizia di un altro prestigioso omaggio, che sarà dedicato alle due artiste dalla Biennale di Venezia nell’Edizione 2022.

Il progetto “Corpo Orbita” dedicherà loro ampio spazio, esaminando le metamorfosi del linguaggio nell’universo verbo-iconico del corpo, della parola, della scrittura. Un tema anticipato da Mirella Bentivoglio nel 1978 proprio a Venezia, con la mostra da lei curata alla Biennale di quell’anno dal titolo “Materializzazione del Linguaggio”, un’iniziativa espositiva di sole donne, con la partecipazione di Giovanna Sandri e della senigalliese Chiara Diamantini.

La stampa specializzata, in occasione della presentazione della 59° Edizione, ha riportato in questi giorni le dichiarazioni della Direttrice Artistica della Biennale di Venezia Cecilia Alemani per la quale “la Biennale non può essere solo l’esposizione delle ultime tendenze artistiche che pure ci saranno, ma deve essere anche un momento di riflessione sulla propria storia. Si tratta di interrogare la centralità di alcune vicende che si sono imposte nella Storia dell’Arte e nell’Arte Contemporanea, raccontando anche alcune storie che molti hanno considerato minori. Ciò permetterà di fare dei rimandi tra le opere storiche e quelle contemporanee che saranno allestite. Corpo Orbita è la capsula centrale delle mostre della Biennale, dedicata non al corpo inteso in senso fisico ma in quello di scrittura. E’ il corpo della parola come la intendeva Mirella Bentivoglio poetessa, artista e critica d’arte, la mostra le rende omaggio presentando una parte delle opere che essa stessa selezionò per l’iniziativa del 1978, quando ai Magazzini del Sale riunì le opere di 80 artiste tutte dedite alla Poesia Concreta, alla Poesia Visiva e ai Libri Oggetto. All’indomani della grande mostra Giulio Carlo Argan la chiamò a compilare la voce Poesia Visiva nell’Enciclopedia Universale dell’Arte UNEDI. L’artista ci ha lasciati nel 2017 quindi oltre alla sua mostra rivoluzionaria, questa Biennale celebra anche il centenario della sua ideatrice”.

Giovanna Sandri - Foto di Anna MencaroniGiovanna Sandri, scomparsa nel 2002, legata alle avanguardie degli Anni Sessanta e Settanta, sviluppa le possibilità della lingua letteraria in arte e musica, con le prime sperimentazioni di Poesia Concreta che virano rapidamente verso la Poesia Visiva, associando con una maggiore libertà alfabeto e immagine. Collabora oltre che con Mirella Bentivoglio, con Giorgio Manganelli, Topazia Alliata, Emilio Villa ed il musicista Giacinto Scelzi, scrivendo anche per RAIRadio3.

Chiara Diamantini, altra storica protagonista della Poesia Visiva italiana e dell’iniziativa veneziana del 1978, è da sempre una preziosa collaboratrice del Museo Nori De’ Nobili e Centro Studi sulla Donna nelle Arti Visive Contemporanee. Nel 2015 la Diamantini per il Museo di Trecastelli ha curato la mostra “Nori De’ Nobili – Donna tra le donne” in cui erano esposte opere dedicate alla figura della De’ Nobili realizzate, oltre che dalla stessa Diamantini, da Mirella Bentivoglio, Ida Gerosa, Elisabetta Gut, Gisella Meo, Patrizia Molinari, Giovanna Sandri, Alba Savoi, Anna Torelli.

Sempre nel 2015 il Centro Studi sulla Donna ha reso omaggio all’importante figura di Mirella Bentivoglio dedicandole una mostra personale a cura di Simona Zava, e, nell’anno 2016, in occasione dell’assegnazione del Premio Donna Cultura da parte dell’Associazione ANDE Marche, la personale di Chiara Diamantini “A una donna di nome Nori”, curata da Simona Zava, aveva riscosso grande successo di pubblico. Nel 2019 le sale del Centro Studi sulla Donna hanno ospitato la mostra “VOLÙMINA atto secondo – le artiste e il libro”, a cura di Chiara Diamantini e Simona Zava, con opere di quarantadue artiste, provenienti, oltre che dall’Italia, da vari paesi europei, dal nord e sud America e dal Giappone. Presente in varie edizioni della Biennale di Venezia e di quelle di Parigi e San Paolo del Brasile, Chiara Diamantini ha esposto alla Quadriennale di Roma e ha realizzato sue mostre in prestigiosi Musei di Tokio, Sydney e Washington, con opere permanenti al MAC di Rovereto, al Museo Pecci di Prato e al Musinf di Senigallia. Prosegue inoltre nell’attività progettuale del Centro Studi sulla Donna del Museo di Trecastelli, che, nei prossimi mesi, coinvolgerà altre esponenti storiche della ricerca artistica contemporanea.

La mostra “Magdalo Mussio – Il Punto e la Virgola – Dialogo con le Donne Artiste della Poesia Verbo Visiva” sarà visitabile al Museo Nori De’ Nobili fino al 19 giugno 2022, mentre, significati lavori di Mussio dedicati all’editoria restano visitabili, ancora per pochi giorni, al MAM – Museo d’arte Moderna e Mail Art di Montecarotto.

Da Museo Nori De’ Nobili

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