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I giocatori che hanno fatto la storia del poker

Il poker è un gioco all'apparenza semplice: alcuni personaggi l'hanno trasformato in una vera e propria arte

Gaming: giocare online

C’è un elemento comune che lega campi all’apparenze estremamente distanti come lo sport, il gioco, l’arte e lo spettacolo.

Ovvero la presenza di personaggi, stelle e campioni che trasformano le discipline da settori di nicchia a veri e propri settori della cultura collettiva. Il calcio, ad esempio, non avrebbe il prestigio che ha oggi se non fossero esistiti fenomeni come Pelé, Maradona e i “moderni” Messi e Cristiano Ronaldo. Un discorso simile possiamo farlo anche per il poker, nato come intrattenimento delle sale da gioco e oggi movimento di portata globale, con tanto di campionati del mondo, tornei internazionali e tour intercontinentali. E probabilmente buona parte del merito di questa ascesa va ascritta ai giocatori di cui stiamo per scoprire le gesta. 

Il poker è un gioco all’apparenza semplice che è possibile imparare anche su importanti piattaforme online come PokerStars, portale che presenta le regole di tutte le varianti più giocate al mondo. Nel corso della storia, però, alcuni personaggi l’hanno trasformato in una vera e propria arte. Uno di questi è sicuramente Doyle Brunson, famoso al tavolo verde con il soprannome di Texas Dolly.

Brunson è un incredibile esempio di longevità nel mondo del poker sportivo. Basti pensare che a più di 80 anni suonati continua a battere avversari in ogni angolo del pianeta. Una vera e propria leggenda vivente, membro della Hall of Fame dal 1988 e capace di conquistare ben 10 braccialetti alle World of Series of Poker, il campionato mondiale della specialità.

9, invece, i braccialetti vinti da Johnny Moss, il giocatore che viene considerato il trait d’union tra il poker più tradizionale e quello moderno. Moss vinse la prima edizione delle WSOP ed è ricordato per la sua sagacia e per il coraggio durante i tornei.

Se invece parliamo di montepremi e approccio moderno alla disciplina ci sono poche figure in grado di rivaleggiare con la fame e il prestigio di Justin Bonomo, famoso online con il nickname di ZeeJustin. Partito dalla passione per il gioco di carte collezionabili Magic, Bonomo inizia a studiare il poker all’inizio del nuovo secolo e in breve tempo si afferma come uno dei giocatori più eclettici e versatili di tutto il panorama internazionale. I suoi punti di forza sono il suo acume per il gioco e l’incredibile forza mentale negli scontri uno contro uno. Skills che gli hanno permesso, in appena 20 anni di attività, di issarsi al primo posto assoluto per quanto riguarda il totale complessivo di vincite.

Il recordman di vittorie alle World Series of Poker, con l’incredibile numero di 15 braccialetti conquistati, è il celebre Phil Hellmuth, soprannome The Poker Brat. Figura decisamente sopra le righe, e per questo apprezzato e detestato allo stesso modo, Hellmuth ha scritto moltissimi best seller dedicati ai segreti del gioco e resta uno degli avversari più tosti e audaci che è possibile incontrare a un tavolo verde.

Quella che stiamo vivendo è l’epoca dell’esposizione mediatica h24, dei social network e dello streaming – Twitch è un chiaro esempio a tal proposito. E in questo panorama c’è un giocatore che più di altri si sente particolarmente a suo agio: Daniel Negreanu. Definire Negreanu come un semplice fenomeno del poker è addirittura riduttivo. Secondo di sempre per montepremi, Kid Poker è famoso per la sua capacità di leggere le mani avversarie ed è un punto di riferimento mondiale per quanto riguarda la diffusione della disciplina. Un vero e proprio ambasciatore, sempre disponibile al dialogo e capace di portare i segreti delle due carte nelle case di tutti.

Nell’olimpo del poker c’è anche chi, con le sue gesta, ha ispirato pellicole hollywoodiane di grande successo. Stiamo parlando di Erik “Sly” Seidel, personaggio davvero eclettico e fuori dagli schemi. Basti pensare che prima di sfondare nel mondo del Texas Hold’em era un semplice agente di borsa appassionato di backgammon. Oggi, invece, è semplicemente uno dei più vincenti di sempre e la sua ultima mano alle WSOP del 1998 è entrata nel film “The Rounders”.

Redazione Valmisa
Pubblicato Lunedì 24 ottobre, 2022 
alle ore 19:05
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