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Serra de’ Conti: da venerdì 24 novembre al via la “Festa della Cicerchia”

Si apriranno le porte delle 16 cantine dove sarà possibile gustare il legume nelle sue numerose declinazioni

Centro Commerciale Il Maestrale - Senigallia - Ancona - Marche
Festa della Cicerchia a Serra de' Conti

Al via a Serra de’ Conti l’attesa “Festa della Cicerchia” che si svolgerà dal 24 al 26 novembre nel Centro Storico, all’interno delle mura medievali, e si snoderà lungo tutte le vie, i vicoli e le piazze del paese, illuminate per l’occasione da ceri e foconi.

Su queste strade lastricate da sampietrini si apriranno le porte delle 16 cantine dove sarà possibile gustare la cicerchia nelle sue numerose declinazioni: l’ormai celebre “zuppa di cicerchia in pagnotta”, ma non solo. La polenta di farina di cicerchia, le gustose creme ottenute da questo legume saporito, da provare quella con salsiccia e pancetta, o con i funghi, o con i crostini saltati, le cresce farcite o il panino con guanciale, verdure di stagione e polentina di cicerchia.

Accanto al legume principe di Serra de’ Conti, troveremo altri prelibati piatti della tradizione marchigiana: i maltagliati, gli gnocchi, gli strozzapreti, i vincisgrassi, lo stoccafisso, le tagliatelle con l’anatra, le cresce di polenta, la porchetta, lo stracotto, la brustenga, nonché vari dolci preparati con farina di cicerchia… il tutto innaffiato con dell’ottimo Verdicchio delle generose colline marchigiane, l’immancabile visciola e un bel vin brulé a concludere e scaldare il cuore. Inoltre nel corso della Festa sarà riaperto l’Antico Forno Olivetti con Graziella che riproporrà le sue specialità da forno: l’apprezzato pane, i maritozzi con la “biacca”, la pizza con il pomodoro. Il tutto a partire alle ore 9 di ognuno dei tre giorni della Festa.

Un’attenzione particolare è da sempre rivolta agli artigiani, al “saper fare”, a realtà un po’ dimenticate con l’avvento delle grandi catene e del lavoro in serie. Per questo una selezione di mestieranti ridarà vita ad antiche lavorazioni in terracotta, legno, ferro battuto, a ricami e cucito, mentre altri ne proporranno di più particolari, con intrecci di spighe di lavanda o in cera di soia. La Festa offre inoltre spazi espositivi non solo ai produttori agricoli, ma anche agli Agricoltori Custodi delle Marche, un progetto AMAP, con le loro tipicità.

Dulcis in fundo l’Ospite d’Onore, proveniente da un’altra regione e scelto tra i vari presidi Slow Food italiani, per confrontare e promuovere realtà differenti dalle nostre: quest’anno la scelta è ricaduta su una delegazione di Slow Food Veneto, che proporrà una selezione di prodotti tipici della regione come la Stortina Veronese, salame caratteristico del Basso Veronese, il Monte Veronese di Malga, formaggio dalla lunga stagionatura, e la grappa vicentina.

L’evento sarà come sempre ad ingresso gratuito, e con il servizio bus navetta dalla zona artigianale (area sosta camper) al centro storico dalle ore 19.00 alle 3.00 – il sabato – e dalle 12.00 alle 22.00 – la domenica.

da Mario Romagnoli

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