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Ad Ostra Vetere il forum “Cacciatori di innovazione”

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Forum "Cacciatori di innovazione"Impresa, università e territorio a confronto per competere insieme attraverso una rete di sinergie. In una gremita sala del Museo Pinacoteca di Ostra Vetere si è svolto sabato mattina il forum “Cacciatori di innovazione: impresa, università, territorio. La Rete per competere” organizzato dalla BCB Electric e dal Comune di Barbara in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, il Comune di Ostra Vetere e il Patrocinio della Provincia di Ancona.

Ad aprire i lavori il titolare della BCB Fiorello Campolucci che ha spiegato come questa giornata di confronto sia nata dalla consapevolezza della attuale difficoltà generale e complessità del mercato unita alla necessità delle imprese di adeguarsi a veloci cambiamenti, ed alla possibilità reale di fare innovazione sul nostro territorio, ricco di grandi potenzialità. La parola è poi passata al Sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello per i saluti al folto pubblico ed alle istituzioni presenti a cui sono seguiti quelli del Sindaco di Barbara Raniero Serrani.
Il primo intervento è stato a cura del giornalista Terenzio Montesi, esperto del territorio, che ha parlato, in un interessante excursus di riferimenti storici legati al territorio marchigiano, della estrema importanza dell’eredità degli anni, per il cammino verso il progresso. “Io sono un cacciatore di tradizione – ha esordito Montesi – perché non possiamo guardare al futuro senza possedere solide basi nella tradizione del nostro territorio”.

Il secondo intervento è stato quello del Preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, Prof. Giovanni Latini che rimanendo in tema di “storia del nostro territorio” ha fatto un salto in avanti fino al 1970 (7 gennaio), anno in cui è stata creata la facoltà di ingegneria ad Ancona. “Dal 1990 è avvenuto un forte salto con 4.500 studenti perché nacquero i diplomi universitari nelle sedi decentrate, Fermo, Fabriano e Pesaro. Una grande opportunità per ancorarsi al territorio. Sedi collegate dalle due grandi strade delle Marche: una che va da nord a sud della regione, da Pesaro a Fermo trovando proprio nel centro Ancona e l’altra che da Ancona va a Fabriano. Era quindi logico uno sviluppo naturale che instaurasse proprio in questi distretti industriali al fine di servirli, le sedi distaccate di facoltà. L’aspetto importante è stato inoltre che con lo sviluppo di queste sedi la facoltà di ingegneria è riuscita comunque a rimanere unita, aspetto fondamentale a mio avviso per mettere una università al servizio del territorio”.

La terza relazione è stata a cura del titolare BCB Electric Fiorello Campolucci che ha portato una significativa testimonianza su quanto l’impresa può fare sulla strada della innovazione. “La Bcb electric – ha esordito Campolucci – è nata nel 1978 con l’obbiettivo Fiorello Campoluccidi realizzare semplicemente impianti elettrici rivolti al mondo dell’industria che in quegli anni cresceva tumultuosamente. Dopo pochi anni ha iniziato ad operare anche nel mondo dell’automazione industriale e dello sviluppo interno di software organizzando anche assistenza per aziende italiane che esportavano all’estero. A metà degli anni 90 la concorrenza internazionale e le problematiche delle imprese aumentano. Per questo abbiamo fatto nascere da bagaglio di conoscenze tecnologiche acquisite negli anni la Kosma che si occupa di realizzazioni custom, rendendo possibili e realizzabili le idee dei committenti trasformate in attrezzature adatte a bisogni specifici. Con la crescita dell’ITC e la necessità sempre crescente di gestire informazioni l’azienda ha fatto un grande passo anche in questa direzione. Poi improvvisamente tutto sembra incepparsi. Nonostante le risorse investite sull’innovazione, la crescita sembrava farsi attendere. Così ho iniziato a viaggiare negli Usa, in Inghilterra, Germania, Francia, Austria, Giappone e poi nei paesi in via di sviluppo come la Cina, Turchia, Egitto, Corea. Poi in una visita fatta molto proprio nel nostro territorio, all’Università Politecnica delle Marche, ho avuto modo di vedere nei loro laboratori alcune prove per la BMW che analizzava i filetti fluidi dell’abitacolo di una nuova auto. Tutto questo a Ancona? Mi sono detto. Ed ancora altre esperienze nel campo dell’innovazione per aziende di Cingoli e del Fabrianese. Ho girato il mondo per cercare chissà che cosa e vedo che molto si fa proprio qui, ad Ancona. Ora stiamo lavorando a progetti insieme all’Università dedicati ai nostri clienti per i quali cerchiamo di anticipare le necessità , mettendo a loro disposizione tutta la nostra esperienza, certi che tutto quello che eventualmente ci manca o ci potrà servire è, volendo, molto vicino.”
Dopo l’intervento di Campolucci hanno parlato i Responsabili Progetti di Ricerca BCB Electric Federcio Cingolani, Raffaele Renelli, Alessio Scattolini illustrando alcuni progetti specifici.

Le relazioni successive dal mondo accademico sono state a cura del Prof. Sauro Longhi, Ordinario Ingegneria Informatica Gestionale e dell’Automazione e del Prof. PubblicoEnrico Primo Tomasini, Direttore Dipartimento Meccanica Facoltà di Ingegneria, entrambi dell’Università Politecnica delle Marche. Il Presidente della Provincia di Ancona Enzo Giancarli ha concluso la giornata di lavori salutando le istituzioni presenti e gli intervenuti complimentandosi con Campolucci sia come imprenditore che come presidente del comitato territoriale di Assindustria. “Un convegno così interessante – ha detto Giancarli – non credo si possa concludere perché ritengo, che così concepito, sia un processo aperto di ricerca che può e deve continuare in questo senso. Nel nostro paese c’è la necessità di rilanciare una seria politica industriale. Dobbiamo decidere quelli che sono i fattori strategici di crescita e su questi scegliere le politiche da adottare”.

da Alessandro Piccinini

Redazione Valmisa
Pubblicato Lunedì 13 marzo, 2006 
alle ore 16:33
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