Ostra Vetere, continua la querelle RSA
A pochi mesi dall’insediamento della nuova amministrazione il concittadino Alberto Fiorani, per Montenovonostro, promuove una petizione per incalzare l’ASUR regionale per il rilascio di copia dell’atto di chiusura della RSA di Ostra Vetere, per capire bene chi l’ha fatto e perché, e cerca di coinvolgere il sindaco attuale e quello passato.
Questa iniziativa, intrapresa soltanto per sollecitare l’ASUR al rilascio di copia dell’atto di chiusura, sembra inopportuna relativamente all’argomento vero e proprio da affrontare.
La RSA è stata sospesa e poi successivamente chiusa nei primi giorni di dicembre 2012, quando questa amministrazione non era ancora in carica, ma non per questo non interessata a risolvere il problema, diventato molto più complicato a cose fatte.
Il servizio pubblico sanitario ad Ostra Vetere è stato sospeso ed interrotto senza alcuna spiegazione alla comunità appunto nel dicembre 2012, ed era in quell’occasione che il Sindaco in carica e il sig. Fiorani avrebbero potuto e dovuto attivarsi per fare in modo che tutto ciò non succedesse.
Noi riteniamo che l’iniziativa di Montenovonostro, cominciata solo per il fatto che non abbia avuto riscontro al rilascio di copia di atto amministrativo, non sia un percorso che riguarda l’intera comunità.
Non dobbiamo dimenticare che l’obiettivo principale è quello della restituzione funzionale della RSA, dei servizi sanitari e di assistenza nel territorio.
Questa amministrazione comunale, preso atto della situazione, già dall’insediamento ha intrapreso confronti serrati con i dirigenti e gli amministratori ASUR e Regionali per ristabilire, conservare e potenziare i servizi sanitari indispensabili al fine di riportare, nel rispetto anche delle direttive di riorganizzazione sanitaria di tutta la Regione Marche, almeno i servizi essenziali nella struttura esistente, aperta e voluta anche a seguito di donazioni che a suo tempo permisero alla comunità ostraveterana di usufruire di importanti servizi.
Questo sindaco e questa amministrazione comunale, pertanto, non possono non essere dalla parte dei cittadini nel percorrere vie comuni reali ed efficaci, per restituire nel più breve tempo possibile quanto inopportunamente tolto, prendendo le distanze da faziosità e distrazioni che indeboliscono la determinazione nel raggiungimento degli obiettivi.
Quindi l’amministrazione continuerà ad incontrare fattivamente il direttore dell’Area Vasta 2, studiando con lui e con altri funzionari le strade migliori e percorribili per il raggiungimento di ottimali soluzioni in favore dei cittadini di Ostra Vetere.
Tutto ciò non può farci dimenticare le responsabilità di chi, nel recente passato, aveva l’onere e l’onore di vigilare sul buon andamento della situazione e sulle necessità dell’intera comunità di Ostra Vetere e non lo ha fatto, lasciando che si arrivasse alla sospensione del servizio e allo smantellamento della RSA già dai primi giorni del dicembre 2012.
Non è possibile accettare che, in una delle sedute del Consiglio Comunale della precedente amministrazione, il sindaco allora in carica avesse detto di non essere a conoscenza della decisione intrapresa dall’ASUR sul futuro della RSA, quando invece gli atti parlavano chiaro.
Questo è il momento di impegni concreti a reale difesa degli interessi della comunità di Ostra Vetere e non di iniziative demagogiche, che servono soltanto a creare polemiche sterili volte ad irrigidire i rapporti intrapresi con le autorità competenti, piuttosto che alla risoluzione del problema.
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