Ostra Vetere, via il manufatto di legno. Bello: “Non era autorizzato”
Il manufatto di legno è stato fatto togliere perché non autorizzato e perché non conforme a nessuna prescrizione di legge e a nessun procedimento amministrativo.
Nonostante l’arrogante presa di posizione ufficiale del sindaco Memè e della sua maggioranza, i quali hanno affermato pubblicamente che “nessuna norma fosse stata violata” e che il box abusivo potesse rimanere al piano superiore dell’ex Chiostro di San Francesco fino alla domenica di carnevale, coloro che hanno commesso il fatto sono stati chiamati a rimuoverlo dall’edificio vincolato per legge e di interesse culturale perché non esiste alcun atto, parere e procedura, che li autorizzasse a posizionarlo.
Le regole il diritto sono stati riaffermati, mentre l’Amministrazione comunale e il gruppo di persone che hanno posizionato quel manufatto di legno non autorizzato sono stati richiamati all’ordine.
Chi ha voluto difendere questo “abuso”, senza mezzi termini e senza il rispetto della legge, ha peccato di presunzione, ma poi la legge ha prevalso sulla ragione della forza e dell’arroganza di chi ha creduto e crede che tutto sia concesso ed ammesso.
Il sindaco Memè ha perso un’occasione d’oro, l’ennesima, per stare in silenzio e per esercitare le sue prerogative di garante della legge, ma soprattutto ha perso un’altra preziosa occasione di comportarsi da vero “primo cittadino” e non da “persona di parte”.
Cominci, Memè, a fare il sindaco per davvero e ad onorare la sua comunità, e l’istituzione pubblica che rappresenta, con il rispetto delle regole.
da Massimo Bello
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