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Avis Ostra Vetere e Barbara festeggiano la Giornata Mondiale del Donatore

logo AvisSabato 14 giugno si celebrerà l’undicesima Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in concomitanza con l’anniversario della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus.



La giornata di sabato sarà dunque anche per Ostra Vetere e Barbara un momento di profonda riflessione sull’importanza di compiere un gesto semplice ma fondamentale come quello del dono. Alcuni striscioni e dei palloncini rossi ricorderanno a tutti i cittadini che un piccolo gesto può salvare una vita umana e che donare sangue è indice di grande generosità.

Tema scelto per l’edizione di quest’anno è “Sangue sicuro per salvare le madri“, che si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di garantire sempre e ovunque l’accesso al sangue e ai suoi componenti per prevenire i decessi materni, provocati da complicazioni legate al parto o per forti perdite di sangue durante o dopo il parto.

Si tratta di un fenomeno diffuso soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, specialmente nell’Africa subsahariana (dove si registra il 50% dei casi) e nel Sud-est asiatico (un terzo dei decessi) e che riguarda in particolare le adolescenti al di sotto dei 15 anni.

Dal 2004 a oggi il numero di donazioni nel mondo è cresciuto del 25%, passando da 80 a 107 milioni, con un forte incremento soprattutto nel Sud-est asiatico e in Africa. Di tutte queste donazioni, però, la metà si concentra nelle aree più sviluppate del pianeta, dove vive solo il 15% della popolazione globale.
 
In questi Paesi le donazioni ogni 1000 abitanti sono 39,2, mentre nelle nazioni a medio reddito si attestano a 12.6, per poi scendere a 4 nelle regioni più povere.

Ciò che colpisce è il fatto che nel mondo il 65% delle trasfusioni di sangue riguarda bambini sotto i cinque anni di età, mentre nei Paesi ad alto reddito, che sono quelli con il più alto tasso di invecchiamento della popolazione, sono gli anziani al di sopra dei 65 anni i principali destinatari di queste cure (pari al 76 % sul totale).

Inoltre, solo in 41 Paesi si producono medicinali plasmaderivati ottenuti attraverso il frazionamento del plasma raccolto sul proprio territorio, mentre gli altri 110 Paesi importano questi farmaci dall’estero.

da Avis Ostra Vetere e Barbara

Redazione Valmisa
Pubblicato Giovedì 12 giugno, 2014 
alle ore 17:14
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