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Casa di riposo, il Comune di Ostra: “La fondazione gode di autonomia”

La replica alla minoranza: "il presidente non è un gangster che trucca gli appalti"

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La casa di riposo di OstraPer sgomberare il campo dai dubbi e dalle inesattezze, l’Amministrazione Comunale di fronte al caso Fondazione Moroni – Antonini – Morganti ha l’obbligo di tracciare le tappe condivise con lo stesso Cda della casa di riposo e quelle che hanno avuto un andamento autonomo.


A seguito della nomina dei Consiglieri c’è stato subito un gran bel da fare, dovuto alla visita dei Nas avvenuta il 19 Agosto 2014. Inutile e superfluo dire che l’attuale Cda non aveva responsabilità rispetto alle non conformità rilevate e l’Amministrazione Storoni, senza dover obbligatoriamente rendere mediaticamente appetibile la vicenda, ha imposto alla Fondazione lavori e scadenze per recuperare il tempo perduto dal precedente consiglio. Nessuna notizia è apparsa a riguardo, perché la casa di riposo ha bisogno di chi si rimbocca le maniche e lavora e non di persone che gridano allo scandalo, soprattutto per non arrecare danno ad una struttura che funziona e che eroga un servizio importantissimo.

Nuovo verbale dei Nas ad Agosto di quest’anno, ma di tutt’altro spessore, in cui si evidenziano aspetti positivi e rappresenta, quindi, una medaglia per la condotta. È evidente che senza l’impegno del Cda e del personale non si sarebbe potuto ottenere tale risultato.

Oggi alla luce dei fatti sono necessarie diverse riflessioni da parte nostra: la prima riguarda la correttezza delle procedure seguite per l’affidamento di alcuni lavori, in ordine alla quale sono state svolte delle indagini, peraltro non ancora concluse ufficialmente, e che attiene alla sfera di competenza dell’autorità giudiziaria e la seconda le strade separate che hanno preso alcuni membri del Cda e l’Amministrazione Comunale.
Sul primo punto ci saranno dei risvolti prossimamente e attendiamo di averne risposta, sapendo che il Presidente non è un gangster che trucca appalti e che l’accusa non è concussione o corruzione. Ma sarà la giustizia ad illuminare eventuali responsabilità.

Sul secondo punto ci sono altri aspetti che vanno tenuti debitamente in considerazione e cioè l’autonomia di cui gode la Fondazione, in riferimento alla quale il Comune non ha oneri di controllo, e alcune divergenze in ordine alla gestione di quest’ultima da parte del Sindaco e di alcuni consiglieri del Cda, che si è anche palesata in una richiesta informale di dimissioni inoltrata dal primo cittadino al Presidente della casa di riposo il 29 settembre, quindi in data precedente alla lettera di dimissioni del Consigliere di minoranza che è stata consegnata il 30. Quest’ultimo consigliere, tra l’altro, rivela alle testate giornalistiche di essere stato interrogato nei mesi scorsi, ma, evidentemente, ha dimenticato di rendere edotto il capogrugruppo circa questo “dettaglio” visto che Olivetti, sempre alla stampa, dice che non era a conoscenza delle indagini.

La maggioranza Consiliare, ovviamente, accoglie positivamente la richiesta tempestivissima della minoranza (alle ore 12 del 06 ottobre, ovvero a distanza di poche ore dall’uscita della notizia sui giornali, era già arrivata firmata in Comune) che quasi sembrava sapere ed essere pronta all’evenienza, di convocazione di un Consiglio Comunale.

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