Nel quadro delle iniziative collaterali alla mostra di opere di Carlo Levi, curata dal comune di Serra de’ Conti nell’ambito del programma provinciale "Leggere il Novecento" e recentemente conclusasi, l’amministrazione comunale serrana aveva ritenuto opportuno avviare la stampa di un volumetto monografico dedicato alla scultura "Diogene" di Corrado Cagli, attualmente posizionata nel "campus scolastico" di Serra de’ Conti.

Obiettivo dell’iniziativa, focalizzare l’attività di autori che, come Cagli, furono presenti sulla scena artistica internazionale negli stessi anni e nel medesimo contesto culturale in cui si svilupparono l’attività e la singolare vocazione del Levi pittore e del Levi scrittore.
La pubblicazione dedicata al "Diogene" di Corrado Cagli ha ora visto la luce, in una agile ed elegante edizione che è stata ufficialmente presentata alla cittadinanza, e che si avvale anche di un interessante corredo fotografico. Il volumetto ospita un testo critico sul "Diogene", oltre alla riedizione di scritti dello stesso maestro Cagli e di Goffredo Petrassi. Alcune interessanti foto d’epoca mostrano poi Corrado Cagli al lavoro, e propongono inquadrature di sue opere e della mostra antologica del Maestro tenutasi nel 1961 presso la Galleria d’Arte Moderna di Atene.
Nelle pagine conclsuive della piccola ma pregevole monografia, alla cui edizione ha dato fattivo contributo anche il comm. Francesco Muzzi direttore dell’Archivio Nazionale Cagli di Roma, una breve appendice descrittiva e fotografica ripercorre l’evolversi del "campus scolastico" di Serra de’ Conti, che ospita oggi la scuola dell’infanzia "Il girotondo", la scuola dell’infanzia "L’Aquilone", la scuola elementare "Giacomo Leopardi", la scuola media "Corrado Cagli" ed il palazzetto dello sport; sull’area, acquistata dal comune alla fine degli anni settanta, sono stati via via realizzati i vari edifici scolastici ed è stato recentemente posizionato anche il monumentale "Diogene", simbolo dell’uomo che, come annotano nella prefazione del volumetto il sindaco Bruno Massi e l’Assessore alla Cultura Massimo Bevilacqua, "ricerca l’essenzialità del vivere, rifugge l’esteriorità, ignora il facile giudizio della società", privilegiando "una condotta di vita rigorosa, ove il comportamento, l’esempio, l’azione esemplare donano piena dignità alla persona".