Giornata rosa in ricordo di Sara Piffer
Ha partecipato il Gruppo Sportivo Pianello di Ostra

In prima fila, a contrastare il tragico fenomeno della morte sulla strada, soprattutto dei giovanissimi e degli utenti più deboli.
Il Gruppo Sportivo Pianello e la FIAB (Federazione Italiana Ambiente Bicicletta) hanno affiancato, insieme ai rappresentanti degli enti e delle associazioni, il Club Corridonia nella GIORNATA NAZIONALE ROSA in ricordo di SARA PIFFER, l’ultima reginetta della classica femminile, il cui sorriso è diventato il simbolo-icona della bella e migliore gioventù esemplare.
LA VITA della diciannovenne speranza trentina delle due ruote sarebbe stata tragicamente recisa a pochi mesi da quel limpido successo conquistato nella primavera del 2024.
Nel nome di Sara, è stato istituito il Premio Nazionale “Il Sentiero luminoso della Vita” da assegnarsi ai ‘gesti significativi di altruismo, volontariato, solidarietà, abnegazione’.
IL RICONOSCIMENTO della prima edizione è stato emblematicamente consegnato dal presidente del sodalizio corridoniano, Mario Cartechini, e dal sindaco Giuliana Giampaoli alla famiglia trentina famiglia Piffer.
A ritirarlo sono stati i genitori di Sara, Lorenzo e Marianna (la cui esemplare forte testimonianza era stata alla viglia seguita con commozione dai telespettatori di RAI Uno, nella trasmissione ‘A sua immagine’).
A portare la propria testimonianza sono stati in particolare il presidente pianellaro Maurizio Minucci (in memoria del ‘Campioncino di Filetto’ Diego Schiaroli e del campione professionista Davide Rebellin, entrambi travolti in sella mortalmente sull’asfalto) e Agnese Lazzari (coordinatrice arceviese della FIAB Marche, oltremodo consapevole dei pericoli della strada in virtù di una vita alla guida delle quattro ruote).
La Giornata Nazionale Rosa è stata intensamente vissuta per la dodicesima volta, soprattutto all’insegna dei più alti valori formativi, promozionali e colti dello sport.
Su tutto, la sicurezza.
Rimane ‘aperta’ la lettera del Club Corridonia:
“Un urlo assordante, silenzioso, straziante, continua a levarsi ogni giorno dal nostro straordinario Paese: è quello delle innocenti vittime, tra pedoni e ciclisti, uccise sulle nostre strade.
I mezzi di informazione in Italia, pur dando la notizia, forse non riflettono a sufficienza sul fatto che hanno il potere di incidere su questo fenomeno e drenare considerevolmente il tragico stillicidio. L’informazione è lievito primario della crescita morale di un paese.
Non dobbiamo rassegnarci.
Ecco perché siamo a chiederVi di aderire a questa campagna di sensibilizzazione, totalmente priva di qualsivoglia interesse, sia economico che politico.
Lo dobbiamo alla nostra stessa ragion d’essere, alle decine di migliaia di vittime e all’amore per il dono della vita che ci motiva.”
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