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Pratiche di Pace: incontro con la palestinese Layla al-Sheik

Anche Circolo ARCI Ponte Rio tra gli aderenti dell'iniziativa che si svolgerà domenica 24 agosto a San Michele al Fiume

"Pratiche di Pace" incontro con la palestinese Layla al-Sheik

Domenica 24 agosto alle ore 21 il Gruppo Fuoritempo e la Parrocchia “Regina della Pace” di San Michele al Fiume organizzeranno un incontro dal titolo “Pratiche di Pace” con Layla al-Sheik, palestinese di Battir nel villaggio del governatorato di Betlemme.

L’iniziativa si svolgerà nei locali della Parrocchia di San Michele al Fiume.

Layla fa parte dell’associazione “Parents Circle – Families Forum” che dal 1998 fa incontrare persone, israeliane e palestinesi, che hanno perso un familiare e attraverso l’empatia promuove il dialogo.

Layla, come altre donne palestinesi e israeliane, ha perso un figlio nel conflitto israelo-palestinese. Dal loro dolore hanno saputo trarre forza per non cadere nell’odio e nella tentazione di ottuse vendette, testimoniando con il loro esempio concreto una via possibile per una soluzione giusta del conflitto che rispetti le aspirazioni di entrambi i popoli.

Michel Sabbah, il primo Patriarca latino di Gerusalemme di origine arabe ha affermato: “I Palestinesi reclamano la loro libertà e la fine della occupazione militare israeliana. Gli Israeliani da parte loro richiedono la propria sicurezza. Questa doppia domanda, la libertà per i palestinesi e la sicurezza per gli israeliani, non è contraddittoria. Al contrario, l’una è condizionata dall’altra… Cuori amici sono la miglior sicurezza e le migliori frontiere. Sono molto più efficaci che gli eserciti e le rappresaglie… Una nuova generazione di leaders deve manifestarsi con una nuova visione, quella del mutuo rispetto e con la visione dell’altro che non è il nemico da odiare e da uccidere, ma il fratello con il quale bisogna costruire la nuova società palestinese e israeliana. Una nuova visione e un nuovo coraggio…
La domanda che ogni uomo e ogni donna, sincero e di buona volontà, deve porsi è la seguente: un popolo ha il dovere e il diritto di reclamare i suoi diritti? Se sì, esiste dunque il dovere e il diritto di domandare e di far sentire la propria istanza in vista di ottenere i propri diritti. Nessuno ha il potere, per nessun protesto, di chiedere a gente oppressa di tacere, di non reclamare i loro diritti. Ma noi diciamo anche: nessuno ha il diritto di riempire di odio e di rancore sterile i cuori degli oppressi. Perché lo scopo non è l’odio dell’avversario, ma la realizzazione della giustizia.”.

"Pratiche di Pace" incontro con la palestinese Layla al-SheikCon questi pensieri accoglieremo con grande affetto Layla al-Sheik certi che la sua storia e il suo impegno potranno aiutarci a comprendere come poter dare, anche nel nostro piccolo, un contributo nella ricerca della Giustizia.

L’iniziativa è realizzata grazie alla preziosa collaborazione dello SPI CGIL di Pesaro Urbino; Iscop di Pesaro e Urbino; Anpi Pesaro; Casa delle Donne di Pesaro; Donne in Cammino per la Pace di Pesaro; Donne in Nero Fano; Time for Peace e Biblioteca Bobbato.

Aderiscono all’iniziativa: Amnesty International Marche; Anpi Valcesano; Arci Ponte Rio; Associazione “OcchioMente”; Avis Mondavio; Caritas Diocesana di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola; Caritas Diocesana di Pesaro; Centro Caritas Interparrocchiale di zona; Emergency Fano; Ente Olivieri; Il Grano e la Zizzania; Iriad; Marcia per la Pace Pesaro; Percorso Donna; Scuola di Pace Pesaro; UDI Pesaro; Ufficio pastorale Migrantes Fano; Università per la Pace delle Marche.

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