Corinaldo calcio a 5, ko amaro
Polemiche sull'arbitraggio, sconfitta immeritata

Chi ci conosce lo sa. In oltre 25 anni di calcio a 5, in ogni sconfitta subita non abbiamo tirato mai in ballo l’arbitraggio.
Ma, riguardo alla gara di sabato, non possiamo rimanere in silenzio. Il Russi, formazione bella e vincente, non aveva certo bisogno di regali.
É vero, il campo è sovrano. Ma questa volta c’è un “ma” grande come una casa.
Fino a metà del secondo tempo, una gara intensa, ma serena. Poi l’arbitro decide di rovinare tutto. Tutto. Iniziando a fischiare in una sola direzione.
CORINALDO- Al Pala Nevola la prima frazione termina con il vantaggio dei padroni di casa: da rimessa laterale, Mancini serve capitan Campolucci ed è gol. Doccia fredda per il Russi, squadra notevole, costruita per provare a vincere il campionato. Il Corinaldo tiene egregiamente botta. I primi venti minuti terminano 1-0 Corinaldo. Al rientro il Russi cresce, ma non riesce a finalizzare le occasioni gol che crea (anche per merito degli interventi del nostro Perlini). A un certo punto, a metà del secondo tempo, ad aiutare la formazione romagnola arriva l’arbitro. Non vede un fallo netto, netto: Mancini punta l’uomo, converge verso il centro, il marcatore lo atterra, commettendo fallo, per l’arbitro non c’è, lascia proseguire, favorendo così il contropiede (vincente) avversario. Il Russi pareggia. Questo episodio indirizza inesorabilmente la gara. Arriva un giallo a Tinti. Poi nel giro di qualche secondo un altro giallo ad Andrea Perlini per un fallo inesistente. Si accendono gli animi. E la gara, da bella che era, diventa nervosa.
Il Russi ritrova le certezze perse, il Corinaldo le perde. A sei dal termine arriva il raddoppio del Russi. I padroni di casa, a due minuti dal triplice fischio, provano ad agguantare almeno un punto con il quinto di movimento, ma la formazione romagnola è cresciuta, loro stanchi, termina immeritatamente 1-2. Il tabù casalingo rimane.
Capitan Campolucci: «Bravi. Solo questo. Devo dire bravi a tutti. Abbiamo riproposto la stessa fame di Lucrezia, la stessa intensità, facendo una partita di altissimo valore, che purtroppo però non ci ha dato punti. Questo è quello che dobbiamo fare, giocare con questa intensità e voglia tutte le partite. Sappiamo di non poter vincerle tutte, tanto meno con squadre più organizzate di noi, essendo alla prima esperienza in questo campionato. Ma questo è ciò che voglio e vogliamo vedere. Bravi, bravi e ancora bravi. Dalla squadra allo staff e per finire i nostri tifosi. Per quanto valga il mio parere sono orgoglioso delle prestazioni di tutti, compatti e sempre in partita. Siamo una grande squadra con un grande cuore, e questo è quello che ci farà arrivare ai nostri obiettivi».
Sabato turno di riposo. Il Corinaldo di nuovo in campo sabato 29 novembre a Prato.




















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