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Vie a Craxi, Almirante e Tambroni, la replica di Massimo Bello: “Clamori strumentali”

Massimo BelloMolto rumore per nulla. Le cerimonie di intitolazione di una via, piazza o spazio pubblico all’on. Giorgio Almirante, all’on. Bettino Craxi e all’on. Ferdinando Tambroni si faranno, come del resto sempre abbiamo fatto, e, naturalmente, sono tutti invitati. Parola di Sindaco”.
 


Massimo Bello, primo cittadino di Ostra Vetere ed esponente di rilievo del PdL, non usa mezze parole e va avanti. “In queste ore, dopo aver letto – scrive Massimo Bello – i tanti commenti dei responsabili e dei simpatizzanti dei partiti di centrosinistra sui blog, su facebook, sui quotidiani cartacei e on line, ho pensato, per un istante, di trovarmi catapultato nei primi anni del dopoguerra, in quell’Italia divisa da rancore, odio e aggressività, in un’Italia e in un’epoca che certamente giustificavano certi comportamenti e certe reazioni. Poi, mi sono accorto di essere nel ventunesimo secolo, nel 2010, e, quindi, ho creduto di aver visto un film, una pellicola ingiallita dal tempo. Ho pensato al giornalista Giampaolo Pansa, autore qualche anno fa de “Il Sangue dei Vinti”, e ho capito che quel clima, quelle divisioni, quel rancore non è mai tramontato, ma aleggia, come uno spettro vagante, anche oggi.

Non posso rispondere a tutti coloro che sono intervenuti nel dibattito – continua il Sindaco Bello –perché, sinceramente, non ne ho il tempo, ma, anzitutto, desidero rassicurare il Segretario provinciale del PD, l’amico Emanuele Lodolini, che la Giunta di Ostra Vetere ha adottato la delibera per intestare una via, una piazza o uno spazio pubblico a Craxi, Almirante e Tambroni in pochi minuti, senza distrarre o allontanare me e gli Assessori dalle esigenze del territorio e dal governo della città. Ostra Vetere è in buone mani ed è amministrata da una Giunta e da una maggioranza, che tutti i giorni progetta e realizza interventi e iniziative nei settori dei lavori pubblici, del sociale, della cultura, del turismo e della qualità urbana. Solo chi vuol far finta di niente non se ne accorge. Ostra Vetere è uno dei Comuni più attivi e vivaci della provincia. La Giunta è al secondo mandato ricevuto dagli elettori con il 62% dei consensi.”

“Riguardo alle motivazioni – aggiunge l’esponente provinciale del PdL – che hanno spinto l’Amministrazione ad intestare tre spazi pubblici a Craxi, Almirante e Tambroni, non credo ci sia nulla, per cui giustificare la decisione assunta liberamente dalla Giunta di Ostra Vetere. Ribadisco con chiarezza che si tratta solo di un atto legittimo sul piano amministrativo, e lineare sotto il profilo morale. Nessuno ha pensato e pensa di riscrivere le pagine della storia perché ciò non ci compete e non ci interessa. Come, credo, non competa e non interessi a quanti siano intervenuti nel dibattito di queste ore. In Italia, ci sono strade e piazze intitolate, ad esempio, a Stalin, a Togliatti, a Che Guevara e all’Unione Sovietica, e ciò non ha creato tutto quel clamore strumentale e pretestuoso che si è notato in quest’occasione, nonostante questi personaggi abbiano zone d’ombra e pagine negative legate al loro operato.”

Questa Amministrazione – ribadisce Bello – ha intitolato luoghi pubblici, solo per fare qualche esempio, a Giovanni Paolo II°, a Giorgio Perlasca, ai Caduti della Resistenza, ai Martiri delle Foibe, a Fabrizio Quattrocchi, ai Caduti di Nassiriya, Baden Powell, a San Francesco d’Assisi, a Carlo Urbani, a J. F. Kennedy e ad Agostino Peverini. E continuerà a farlo, qualora si presenti l’occasione, dedicando altre vie, piazze o luoghi pubblici a personaggi della storia antica, moderna e contemporanea locali, nazionali ed internazionali. Ricordo anche che Ostra Vetere, come tutti i Comuni italiani, ha vie intestate a Giacomo Matteotti, Antonio Gramsci e Giuseppe Mazzini, e mai nessuno ha pensato di cancellarle o sostituirle.”

Chi si indigna, che si sente offeso, chi grida allo scandalo, chi minaccia, a parole, atti di forza o rappresaglie – afferma il Sindaco Massimo Bello – contro la decisione della Giunta di intestare vie a Craxi, Almirante e Tambroni, chi farnetica parole senza senso, cariche di rancore e odio, non ha cuore la verità, la storia, la libertà di pensiero e di opinione. Chi si nasconde dietro all’antifascismo militante, all’anticraxismo dell’ultima ora, chi sale in cattedra, pensando di dare lezioni di civiltà, di morale ed etica politica, chi fa volutamente confusione, chi prende posizioni strumentali e politiche, spacciandole per opinioni al di sopra delle parti, pensando di ottenere magari un po’ di visibilità mediatica visto che quotidianamente si nasconde dietro la paura e l’incapacità di dire qualcosa o di fare opinione, tutti coloro che in questa occasione si sono svegliati e scaldati, trovando nell’iniziativa della Giunta di Ostra Vetere una circostanza ghiotta per dimostrare che c’è ancora un popolo di sinistra, che pensa a sinistra e reagisce con parole di sinistra, dico solamente di mettersi il cuore in pace, di dormire sonni tranquilli. Dico a loro di essere sereni. Dico a loro di rispettare la libertà, le opinioni e le decisioni altrui, di rispettare quella libertà in nome della quale essi difendono, spesso a corrente alternata, quei valori che uomini e donne ci hanno donato anche con l’estremo sacrificio. Rispettino la storia e, soprattutto, non cerchino di riscriverla ed interpretarla solamente quando fa loro comodo. Rispettino i morti, da qualunque parte essi provengono. Non si può aver paura della storia, non si possono nascondere gli eventi che l’hanno costruita, non si può aver paura dei fantasmi. Non si può affermare, da una parte, di voler bene all’Italia e, dall’altra, dividerla per il solo gusto di farlo. Non si può ricercare la “pacificazione nazionale” e, contestualmente, incoraggiare l’odio, il rancore e l’aggressività ideologica.”

Il 2011 sarà l’anno, in cui tutti noi – conclude Massimo Bello – celebreremo il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Sarà l’anno, in cui l’Italia ricorderà, esaminerà e approfondirà con eventi, manifestazioni, convegni, seminari, pubblicazioni di libri e riviste, parate militari e programmi 150 anni della sua storia recente, tutta la storia dal 1861 ad oggi, nessun periodo escluso. 150 anni di luci e di ombre, in cui non mancheranno le polemiche, le prese di posizione da una parte e dall’altra, ma ciò che è importante e significativo è che queste celebrazioni saranno l’occasione per cercare, come Popolo, quelle ragioni che uniscono, invece che individuare quelle che dividono una Nazione. A cominciare, magari, dalla ricerca di quella serenità e pax sociale per affrontare tutte le questioni, che attanagliano la nostra Patria. Ecco perché la città di Ostra Vetere avrà una via, una piazza e uno spazio pubblico intitolati a Giorgio Almirante, a Bettino Craxi e a Ferdinando Tambroni. Ecco perché la città di Ostra Vetere avrà prossimamente anche uno spazio pubblico intitolato a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e ai suoi Agenti della Scorta”.

dal Comune di Ostra Vetere

Redazione Valmisa
Pubblicato Mercoledì 28 luglio, 2010 
alle ore 17:19
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Visitatore 2010-07-28 17:31:00
Proprio non avete nient'altro da fare che intitolare vie e piazze a chi non le merita di certo? Mi sembra di vivere in un altro mondo!!!
Visitatore 2010-07-29 16:50:55
Bravo Bello, anche questa volta ti sei fatto vedere, in fondo ? questo che cerchi, visibilit?!!! Ma perch? invece del politico non vai a fare lo showman???(...omissis...)!! Impara ad accettare le critiche, tu da una vita hai fatto della critica un mestiere!!! Vai a lavur?, invece che sta su facebook!!!
un cittadino stanco del tuo egocentrismo e che ne pagher? le conseguenze (al contrario di te!!!)
Visitatore 2010-07-29 16:51:38
E tu chi sei per dire questo? L'estremo Giudice? Pensa ai tuoi compagni Comunisti, oppure a te stesso, guardati in fondo alla tua coscenza! La grande madre Russia non c'? pi?, oramai la falcetta ? finita.... c'? rimasto il manico e sinceramente (...omissis...)... e rassegnatevi un pochino, queste sono le ultime botte, siete finiti.
Visitatore 2010-08-01 10:58:14
I morti, signor sindaco, non sono tutti uguali! Non si tratta n? di riscrivere la storia, n? di interpretarla, semplicemente di conoscerla e di accettare il fatto che mentre la buona storia ha fatto l'Italia, la pessima storia, ha corrotto l'Italia, l'ha resa povera e marcia.
Saluti
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