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Lista Patto per Ostra Vetere: “Stagione estiva di Ostra Vetere? Non esiste!”

Ostra VetereE’ quasi fine settembre ed è tempo di fare un primo bilancio di come sia andata e che cosa abbia prodotto per Ostra Vetere la stagione estiva appena conclusasi, in termini di cultura e turismo, di promozione e di valorizzazione del suo territorio.



Non è difficile stilare un quadro riassuntivo perchè l’amministrazione Memè effettivamente non ha dedicato a questi due settori strategici – al contrario di altri paesi anche limitrofi a Montenovo (vedasi Corinaldo e Barbara, solo per fare qualche esempio), che investono idee, energie, impegno, risorse, programmi e progetti – il giusto riconoscimento, che meritano. In pratica e in poche parole, “Memè & compagni di viaggio”, in un anno e mezzo dal loro insediamento, non hanno fatto assolutamente nulla perchè Ostra Vetere continuasse ad esse quella realtà, a cui la precedente amministrazione ha dimostrato un notevole e particolare interesse ed attenzione. Non sono le parole a dirlo, ma i fatti a dimostrarlo!

Eppure, Ostra Vetere, negli anni dell’amministrazione Bello, ha visto nascere un Museo-Pinacoteca, un Antiquarium dedicato alla sezione archeologia, un Ufficio IAT dedicato all’informazione e all’accoglienza turistica, un Parco archeologico ed una vasta area di interesse storico-culturale, e non solo; la riqualificazione del Palazzo De Pocciantibus (con all’interno spazi espositivi e sala multimediale, il Salone Europa, anch’esso multimediale e in grado di ospitare qualsiasi attività espositiva.

Per non parlare, poi, dell’immenso patrimonio architettonico e monumentale ereditato dai secoli di storia del paese e legato alle meravigliose chiese presenti in paese (l’Abbazia di Santa Maria di Piazza, la chiesa di Santa Lucia e il Convento- Santuario di San Pasquale); l’ex Chiostro di san Francesco in piazza della Libertà, la Casa di Terra (uno dei pochi esempi presenti nelle marche e in Italia), la Chiesa di SS Crocifisso e l’antico Borgo; la Cittadella dello sport e l’infinito paesaggio, che circonda Ostra Vetere. Insomma, tante peculiarità, su cui si poteva e si doveva portare avanti la politica turistica e culturale costruita dai precedenti amministratori, consolidandola ed implementandola.

Turismo e cultura rivolti all’esterno, promozione e valorizzazione per attirare visitatori e turisti, pubblicizzazione attraverso una rete efficace di strumenti e, soprattutto, rimanere all’interno di circuiti nazionali ed internazionali: questi sono le uniche modalità – oggi – a veicolare l’immagine di una realtà territoriale.

Tutto questo non c’è stato; anzi, al contrario, l’amministrazione Memè ha deciso che non servisse tutto questo. Ecco, allora, la fuoriuscita dal sistema di eccellenza turistica “Riviera del Conero“, la cancellazione di un sito internet turistico e l’abbandono totale di azioni organiche per far conoscere Ostra Vetere al mondo intero.

Da nessuna parte si sono visti depliants e guide del paese (sembra addirittura che una parte di essi non sia stata messa in circolazione perchè contenesse il messaggio di presentazione dell’ex sindaco Bello), dell’area archeologica, del museo e dell’antiquarium archeologico, nessun cartellone estivo di eventi degno di tal nome, ma solo la ripetizione di sagre e “festicciole”, che risuonano ad Ostra Vetere da oltre vent’anni; si è provveduto a cancellare, inoltre, il Festival dedicato a Lucio Battisti, ma anche quello dell’Olio perchè sembra li avesse istituiti l’ex sindaco Bello sostituendo a tutto questo, e non solo, il “nulla”!

Le ragioni di tutto ciò? In realtà, non si conoscono bene, ma la riflessione che un po’ tutti si fanno da tempo è questa: “Come mai Corinaldo, Barbara, Arcevia e tanti altri Comuni come Pergola, San Lorenzo in Campo, Castelleone di Suasa, la stessa Senigallia, hanno regalato ai loro concittadini momenti di promozione importanti e, invece, Ostra Vetere si è ridotta ad essere la Cenerentola della Regione Marche?“.

Ci chiediamo, a questo punto, considerando le poche delibere di Giunta adottate dall’amministrazione Memè, quale sia la loro reale progettualità verso due settori strategici quali turismo e cultura; ci chiediamo, ancora, come mai Corinaldo o Barbara o Arcevia abbiano compreso la necessità di crescere in questi settori, mentre “Memè & compagni” ancora continuino a brancolare nel buio; ci chiediamo, da ultimo, come mai Ostra Vetere, in questo anno e mezzo, non abbia registrato alcun interesse da parte dei turisti.

Qualsiasi iniziativa o attività promozionale, qualsiasi evento o cartellone stagionale, qualsiasi pubblicità o azione volta ad entrare nei circuiti più importanti (prima Ostra Vetere partecipava alla BIT di Milano e alla Borsa del Turismo Archeologico di Paestum, ad esempio) devono essere impostati perchè il paese diventi un ‘polo di attrazione’ e non il contrario. Se si fa di tutto, invece, perchè il paese diventi “l’orticello o il giardino di casa propria, con il recinto di legno che ne delimiti i confini”, si rischia solamente l’isolamento più grigio e disperato, che non giova a nessuno, neanche a quelle strutture ricettive (per lo più B&B e Agriturismi, ma anche punti di ristorazione), che negli ultimi dieci anni sono nate nel territorio comunale.

Se ci si chiude dentro casa, come oggi sta accadendo, a causa dell’inerzia di un’amministrazione logorata e concentrata a cancellare il passato recente, si rischia solamente di imboccare una strada senza ritorno.

daLista Patto per Ostra Vetere

Redazione Valmisa
Pubblicato Venerdì 19 settembre, 2014 
alle ore 14:42
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