Serra de’Conti:Museo

Museo delle Arti Monastiche. Le stanze del tempo sospeso.
Palazzo Comunale, ingresso via Armellini

Museo

La struttura museale, inaugurata nel dicembre 2002, è stata realizzata con lo scopo di dare vita ad un vero e proprio racconto delle attività quotidiane svolte all’interno del monastero, in un periodo compreso tra il  XVI e il XX secolo. Ogni oggetto cerca di narrare la vita quotidiana delle suore che si sono succedute nei quattrocento anni di vita del convento. Sono state ricreate alcune ambientazioni e situazioni che aiutano il visitatore a comprendere il significato che ogni singolo oggetto rappresenta, ma anche il filo che unisce gli oggetti fra di loro e gli stessi alle persone. Per realizzare questo percorso visivo così particolare è stato predisposto un innovativo sistema audiovisivo, simile ad un teatro, dove il al visitatore, fornito di un lettore di un mini disk con cuffia, con testo teatrale registrato recitato da attori, può compiere un tour virtuale all’interno delle stanze della clausura, descritte passo dopo passo. Nel video si vedono anche le monache di oggi ritratte dal vero nell’ambiente reale, mentre svolgono le loro attività ordinarie e mentre affrontano il compito di conoscere e conservare il passato della loro comunità.
utensili e ceramiche da cucinaL’esposizione degli oggetti segue un criterio espositivo tratto dagli Offici monastici previsti dal regolamento del monastero e si è tenuto conto degli antichi inventari che le suore stilavano in occasione delle visite pastorali. I manufatti di uso quaotidiano e di artigianato artistico sono quelli realizzati o acquistati nel corso dei secoli dalle clarisse del Monastero di Santa Maria Maddalena, oltre ad oggetti di arte sacra provenienti dal medesimo convento. Attrezzi per la tinturaAll’interno del Museo, dopo aver passato l’ingresso, vi è un primo ambiente in cui sono presentati la storia del museo, il percorso teatrale e la spezieria. In un secondo ambiente viene illustrata la dispensa, la cucina, il refettorio e le grotte dell’olio. Si prosegue poi con una zona di passaggio con i suoni del monastero, la vetrina delle ostie, la collezione dei ferri da stiro e degli scaldini. Infine, il settore lavoriero, dove trovano posto le attività dedicate alla tessitura, alla ceroplastica, ai fiori, al ricamo, al tombolo alla rete e alla tintura delle stoffe. All’interno della struttura museale sono stati allestiti dei laboratori didattici "Sarti per diletto", "Piccoli pasticceri" e "Tra alambicchi e provette", interessanti dal punto di vista disattico.

M.M.