Diretta streaming e informazione, le riflessioni del Comune di Serra de’ Conti
"Una semplificazione credere che con le nuove tecnologie si possa ridurre la sfiducia nelle istituzioni"
![internet, rete, banda larga, globalizzazione, informatica](https://www.valmisa.com/articoli/sites/4/2016/02/internet-430x323.jpg?badd6b)
Le richieste per la diffusione in diretta streaming delle sedute consiliari (che, peraltro, sono già adesso oggetto di registrazione audio e trascrizione integrale, come concordato dai gruppi consiliari) sono in genere “motivate” dalla necessità di maggiore informazione.
Quasi sempre si tratta di proposte delle minoranze per avere più spazio e maggiori occasioni per esprimere il proprio legittimo dissenso, la propria critica alle scelte delle maggioranze di governo o per illustrare le proprie tesi politiche.
Che, con le nuove tecnologie, si possa arginare la sfiducia nelle istituzioni, la “fuga dalla politica” dei giovani e incrementare la partecipazione e l’informazione sembra una comoda semplificazione.
Dobbiamo infatti osservare che, mai come in questo momento storico, tutti disponiamo di strumenti potentissimi (facebook, twitter, whats-app, ecc.) che forniscono notizie immediate ma che sono, sempre più spesso, prive di una verifica delle fonti e della veridicità delle informazioni, per le quali occorre studio, tempo e impegno che mal si conciliano con la “frettolosa” informazione in tempo reale.
A fronte di una crisi sempre più pervasiva (economica e sociale, ma anche di idee e di progetti per il futuro, di regole condivise e di comportamenti corretti), si va affermando sempre più la cultura televisiva del talk-show, regno della sintesi e della semplificazione, della parola gridata ma poco ponderata, della spettacolarizzazione ad ogni costo, si tratti di cronaca, drammi privati o show elettorali, una specie di marmellata indistinta, un frullatore in cui entra qualsiasi cosa purché faccia notizia (per “vendere” copie e fare business).
I cardini della partecipazione democratica e dell’informazione corretta sono la consapevolezza diffusa, l’impegno serio e quotidiano, l’approfondimento degli argomenti per giungere a scelte pensate e responsabili. La cultura passiva dei talk-show, della diretta streaming e della notizia gridata, non sono da ritenere un grande passo avanti nella direzione di maggiore informazione e democrazia, quanto piuttosto un modo di intenderla che non ci convince, specialmente nelle piccole comunità locali dove tutti si conoscono di persona.
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