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Mensa unica Trecastelli: “Chieste osservazioni a cose già fatte”

Dubbi ancora senza risposta, il nodo resta però il percorso: "la consultazione doveva avvenire prima"

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Caffespresso
Mensa scolastica, educazione alimentare a scuola, refezione scolastica

Come comitato abbiamo accolto l’invito dell’amministrazione a presentare osservazioni in merito al progetto di costituzione di una mensa unica centralizzata, fermo restando che l’unica cosa a nostro parere sensata e utile è il ritiro della ormai famosa delibera che istituisce il centro unico di cottura per poter poi definire un reale percorso condiviso.

Tuttavia non possiamo tacere che esistono evidenti paradossi in tutto questo percorso.
Si chiede ad un comitato di cittadini di esprimere pareri tecnici, ma nel contempo:
1) non si consente ai membri del comitato neanche un sopralluogo nelle strutture oggetto della delibera;
2) a numerosi e precisi quesiti posti dal comitato in data 15/6/2016 non è stata data reale risposta nei vari incontri pubblici, salvo una reiterata affermazione di bontà del progetto stesso;
3) ad una riunione nella quale eravamo stati convocati è stata vietata la partecipazione di nostri tecnici di fiducia. Come fa in queste condizioni un gruppo di cittadini ad esprimere pareri tecnici?

Tra l’altro chiedevamo di conoscere i dettagli dell’operazione, a partire dal costo attuale del pasto che è stato individuato senza che sia stata allegata una adeguata documentazione di supporto.

Anche la motivazione legata ad una esigenza di adeguamento a nuove linee Asur – Ministero della salute non è stata chiarita dal momento che attualmente queste linee non sono state ancora emanate e, in ogni caso, sia le vecchie che le nuove mense devono sottostare alle attuali normative HACCP.

Inoltre non è stato chiarito il passaggio dagli attuali 150 pasti ai 250 della nuova struttura, in quanto vengono menzionati “altri soggetti presenti sul territorio comunale per esigenze di pubblica utilità”. Chi sono questi soggetti?

E’ stato scritto nella delibera di istituzione del centro unico di cottura che le attuali mense presentano problemi di copertura con infiltrazioni di acqua, problemi agli impianti e così via. Ma si glissa sul fatto che tali strutture non verranno chiuse, ma saranno utilizzate per servizi accessori quali il porzionamento dei pasti, allora perché non è stato previsto alcun costo per la ristrutturazione di questi locali?

I quesiti che abbiamo posto sono numerosi. Gli aspetti che fanno sorgere fondati dubbi sui costi del nuovo servizio e sugli ipotetici benefici rimangono senza risposta. Conoscere questi elementi sarebbe stato necessario per procedere a reali osservazioni, che comunque abbiamo formulato. Noi ovviamente auspichiamo che gli eventuali utili della nuova struttura siano resi pubblici e reinvestiti per migliorare i servizi scolastici. Auspichiamo fortemente che ci sia la possibilità di far consumare i pasti portati da casa ai bambini che lo desiderano, rispettando così un diritto delle famiglie ormai da più parti riconosciuto. Crediamo che quest’ultimo aspetto sia molto importante.

Ma il vero punto è che questa richiesta di osservazioni stride con tutto il percorso. Difatti la delibera di istituzione del centro unico di cottura è stata dichiarata immediatamente eseguibile, è stata confermata con una nuova votazione in consiglio comunale, salvo poi definirla, dal sindaco, come “congelata”; ma il tutto è stato purtroppo confermato da una recente delibera di giunta (n. 77/2016) che individua nell’anno scolastico 2017/2018 l’avvio del centro unico di cottura, definito con una curiosa locuzione “diverso modello organizzativo/gestionale”.
A tutti gli effetti la decisione sembra sia stata già presa indipendentemente dalle nostre osservazioni; in un normale percorso di condivisione la consultazione dei soggetti interessati sarebbe dovuta avvenire prima della deliberazione di consiglio e non dopo, come purtroppo sta avvenendo.
Ribadiamo la nostra contrarietà al provvedimento nel suo insieme e auspichiamo un concreto passo indietro dell’amministrazione, non vaghe dichiarazioni, ma un atto amministrativo chiaro al fine di poter aprire un reale tavolo di discussione.

 

Comitato No Mensa unica Trecastelli

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