Valmisa
Versione ottimizzata per la stampa
Netservice - Realizzazione e promozione siti web

Ricariche e regali per le avances sessuali a una minorenne

A processo per prostituzione minorile un pensionato dell'hinterland senigalliese: "Mai avuto rapporti con lei"

2.852 Letture
commenti
soldi, euro, monete

Con l’accusa di prostituzione minorile un pensionato di un comune limitrofo a Senigallia è finito a processo mercoledì 9 novembre, ad Ancona. Una giovane e la sua famiglia si sono costituite parte civile per alcuni episodi risalenti al 2012 in cui l’uomo, che cercava una badante, aveva tentato degli approcci sessuali espliciti.

I fatti si riferiscono all’agosto 2012 quando, incontrata la giovane 15enne sull’autobus, le aveva riferito di cercare una collaboratrice domestica. La ragazza si era poi mostrata interessata all’offerta di lavoro ma era venuta a sapere di particolari richieste dell’uomo, a sfondo sessuale: mentre la pagava con regali e ricariche telefoniche in cambio di lavoretti domestici, avrebbe più volte fatto avances sessuali senza però mai arrivare a un rapporto sessuale.
Circostanza ribadita dalla difesa dell’uomo, rappresentato dall’avvocato Mauro Diamantini, e dalla giovane stessa, di fronte al giudice per l’udienza preliminare.

Il lgeale ha ribadito in aula che non vi è mai stato alcun rapporto sessuale tra i due. E’ stata inoltre contestata una videoregistrazione effettuata dai Carabinieri, in cui l’uomo avrebbe confermato i rapporti intimi con la giovane. Rapporti poi riferiti addirittura agli assistenti sociali che si erano occupati del caso.

La giovane, ora maggiorenne, è parte civile nel processo (avv. Michele Liuti) in cui contesta all’uomo la continuazione di alcune molestie sessuali messe in atto in casa anche davanti agli stessi genitori della ragazza.

Nell’udienza sono stati ascoltati il Carabiniere che aveva preso la dichiarazione, la figlia e l’ex moglie dell’imputato: queste ultime avrebbero visto nel cellulare dell’uomo un sms compromettente: nel testo si leggeva che grazie a dei soldi, l’uomo avrebbe potuto avere una foto dei genitali dell’interlocutrice. Sms però con poca validità ribadisce la difesa, poiché non è stato possibile accertare chi l’avesse effettivamente mandato.

La prossima udienza è stata fissata per il 19 aprile 2017.

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Valmisa.com e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!