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“L’Amministrazione di Ostra Vetere bypassa tutte le disposizioni di legge a proprio comodo”

Gruppo consiliare "Autonomia per Ostra Vetere-Lega-FdI: "Questa incapacità di ascolto e di gestione di una parte della Comunità è inaccettabile"

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Il consigliere comunale di Ostra Vetere Giuseppina Codias

Se qualsiasi cittadino legge lo Statuto o il Regolamento comunale del Comune di Ostra Vetere, a disposizione nel sito istituzionale, e poi osserva attentamente le modalità operative della stessa Amministrazione comunale, gli viene naturale chiedersi se siano sbagliati lo Statuto e il Regolamento o invece a sbagliare sia l’azione di una Amministrazione che svolge la propria attività bypassando tutte le disposizioni di legge a proprio comodo e in maniera arbitraria. 

Il nostro Gruppo consiliare, in rappresentanza di una larga parte della cittadinanza, ha chiesto il 23 novembre scorso un Consiglio Comunale straordinario, come prevede la normativa, per chiedere ragione di tutte le interpellanze inoltrate al Consiglio in Marzo lasciate nel dimenticatoio e alle quali non ci si è degnati di rispondere per ben 9 mesi!!! Ebbene, il Consiglio comunale  viene convocato il 17 dicembre, oltre i termini consentiti in quanto la legge prevede venga svolto e non convocato entro 20 gg dalla richiesta.

Sembrerebbe un dato insignificante. Sì. Se parlassimo dei tempi di cottura di un minestrone a casa propria. Invece parliamo della Cosa Pubblica.
Parliamo di amministrare secondo regole ben precise che vanno rispettate e fatte rispettare.

In politica e per lo Stato la forma non è mai fine a se stessa ma è sostanza! Ogni gruppo politico, ogni Consigliere, nel momento in cui porta all’attenzione del Consiglio comunale una mozione piuttosto che un’interrogazione lo fa in forza di un diritto-dovere che gli è stato conferito dai cittadini.
Dunque agisce come espressione diretta degli stessi.  Nel loro sacrosanto diritto democratico di occuparsi della città tutta. Tutti i cittadini devono essere dunque rappresentati.

Ma se un gruppo politico deve aspettare nove mesi per veder discutere le proprie proposte, non si manca di rispetto alla Minoranza, quanto piuttosto ai quei cittadini che hanno votato quei Consiglieri come loro rappresentanti.

Una Amministrazione comunale ha il dovere di governare nel rispetto delle regole come la Minoranza ha il dovere di controllare l’azione amministrativa .
E questo controllo trova puntualmente non soltanto irregolarità e mancanze, ma ogni volta risposte pressapochiste e disorganiche.
Nonostante la difficoltà in cui ci troviamo ad espletare il nostro ruolo, vicino a chi interpreta il suo con scarso rigore istituzionale, abbiamo dovuto agire nell’unico modo ci era possibile dovendo sempre confrontarci con un muro di gomma.

Abbiamo richiesto noi, al termine dell’attesa resasi ormai non più prorogabile, un Consiglio comunale con un quinto dei Consiglieri, convocato poi dal Sindaco in modo anomalo e oltre i termini di legge. A dimostrazione non soltanto che si  interpreta la legge a proprio piacimento, ma che non ci si cura di ciò che ha a cuore metà della popolazione che rimane sempre inascoltata. 

Questa mancanza di rispetto politico-istituzionale e questa incapacità di ascolto e di gestione di una parte della Comunità è inaccettabile. 
Confessiamo di esserci chiesti se fosse giusto partecipare ad un Consiglio in queste condizioni, ma ha prevalso in noi il buon senso e il desiderio impellente di portare all’attenzione i problemi reali e urgenti che i nostri concittadini ci hanno sollevato e che sono rimasti incastrati nella totale noncuranza per quasi un anno.
Abbiamo tenuto dunque la nostra posizione ferma partecipando comunque a questo appuntamento istituzionale importante nella piena convizione dei nostri diritti, obbligando così la Maggioranza a discutere le nostre istanze, ma anche per comunicare chiaro e forte la nostra volontà di ricorrere al Prefetto affinché intervenga e faccia svolgere d’ora in avanti i Consigli comunali non soltanto nella correttezza e nel rispetto della normativa vigente ma anche della trasparenza e della rappresentanza delle Minoranze consiliari, elementi questi senza i quali non è possibile garantire alcuna forma di democrazia.
 
Gruppo consiliare “Autonomia per Ostra Vetere-Lega-FdI”
Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Lunedì 28 dicembre, 2020 
alle ore 16:41
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