Impegno per Ostra: “Quando l’incuria lede la dignità di una comunità”
La lista di opposizione: "L'amministrazione ha la responsabilità morale e concreta di custodire il proprio patrimonio"

In un piccolo Comune come Ostra, l’amministrazione non ha solo il compito di gestire pratiche, approvare bilanci o organizzare eventi: ha, prima di tutto, la responsabilità morale e concreta di custodire il proprio patrimonio. Non si tratta di un atto straordinario, ma della base stessa di un governo locale in carica ormai da 6 anni.
Eppure, sotto gli occhi di tutti gli Ostrensi, si consuma il progressivo abbandono del palazzo dell’ex ospedale. Un edificio che, dopo ripetute segnalazioni, continua ad avere finestre spalancate al vento e pareti consegnate al lento lavorio del degrado. Ne è segnalatore oramai permanente la rete da cantiere posta sotto le mura da almeno un anno: è un messaggio implicito di rinuncia a proteggere ciò che appartiene alla comunità.
Il centro storico, già oggetto di critiche da parte nostra e dell’intera popolazione, resta una ferita aperta.
Una piazza che dopo 6 anni di amministrazione non è stata ancora interessata da qualsivoglia tipo di intervento di manutenzione, anche solo ordinaria: i sanpietrini mancanti vengono sostituiti da colate di asfalto, la segnaletica orizzontale è inesistente e l’erba cresce rigogliosa tra il selciato (come in tutto il resto del centro storico). Lo storico complesso Censi-Bufarini che domina la piazza è in totale abbandono, con evidenti lesioni strutturali che non lasciano presagire nulla di buono, di cui ne è dimostrazione l’avvenuto crollo di una porzione di tetto.
Sul cimitero il silenzio diventa insopportabile. Luogo dello spirito e della memoria, termometro autentico della civiltà di un’amministrazione, esso si presenta in condizioni che suscitano non solo rammarico, ma un giudizio inevitabilmente severo. Erba alta, strutture trascurate, manutenzione irregolare: segni visibili di una gestione che pare incapace di riconoscere il valore simbolico e umano di questo spazio.
Lì, dove il silenzio dovrebbe essere custodia e rispetto, il disordine diventa una stonatura difficile da accettare.
In ogni comunità, la cura dei luoghi è specchio della cura delle persone. Quando si lascia che il vento entri dalle finestre e che la memoria venga sepolta sotto l’erba, non si sta solo perdendo un edificio o un cimitero-giardino: si sta perdendo un pezzo di dignità collettiva.
E se l’incuria diventa normalità, allora non è solo il patrimonio a crollare: è l’idea stessa di amministrare che si svuota, fino a restare vuota come quelle stanze istituzionali in cui nessuno dà più risposte.
Lista Civica “Impegno per Ostra”
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