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Strage di Corinaldo: terza udienza per la banda dello spray al peperoncino

La banda avrebbe negato l'uso dello spray nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018

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Discoteca Lanterna Azzurra a Corinaldo

Si è svolta nella mattinata dell’11 giugno, presso il Tribunale di Ancona, la terza udienza del processo con rito abbreviato inerente ai tragici fatti della Lanterna Azzurra di Corinaldo che portarono alla morte di 5 adolescenti e una mamma 39 enne, schiacciati dalla calca nel fuggi fuggi dal locale.

Sul banco degli imputati quattro componenti della banda dello spray che, davanti al up Paola Moscaroli e ai Pm Valentina Bavai e Paolo Gubinelli, avrebbero a ammesso le loro responsabilità per quello che riguarda i furti commessi all’interno dei locali, ma avrebbero negato di aver spruzzato lo spray la notte della tragedia tra il 7 e l’8 dicembre 2018.

Ugo Di Puorto, Raffaele Mormone, Andrea Cavallari, Moez Akari, Souhaib Haddada e Badr Amouiyah, finiti in manette il 2 agosto scorso a seguito  una complessa indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Ancona, devono rispondere di omicidio preterintenzionale, associazione a delinquere finalizzata a furti e rapine, lesioni personali anche gravi.

L’ipotesi degli inquirenti è che la banda avrebbe spruzzato la sostanza urticante ne locale per creare scompiglio così da approfittare della confusione per mettere a segno furti con strappo di preziosi.

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