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Corinaldo, lettere aperta di Galeotti (minoranza consiliare) alla maggioranza sul crollo delle mura

"Si poteva attuare un’opera di prevenzione intervenendo tempestivamente ed evitando un esborso economico impressionante"

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Marinelli Sisto - Restauri, protezione e colore in edilizia
Area del crollo

Sono rimasto a dir poco sbalordito quando ho ricevuto l’invito a partecipare alla manifestazione denominata “per il completamento dei lavori di riqualificazione
delle mura cittadine ecc ecc”. In un primo momento ho pensato ad una falsa notizia, ad un errore (una fake come viene detto); ma in seguito ho visto i tazebao posizionati nei bussolotti sparsi senza alcun senso estetico nel centro storico e purtroppo la comunicazione ricevuta corrispondeva al vero.

Questa amministrazione comunale domenica 16 maggio farà una manifestazione al piazzale della fontana per la “riqualificazione” di quel tratto di mura, sperone annesso. Chiaramente non parteciperò a questo evento fake, questo si falso, tarocco nei confronti dei nostri concittadini, della comunità tutta.

Non parteciperò poiché dopo aver segnalato nel 2018 con ben due documenti ufficiali la gravità della situazione delle nostre mura “in diverse zone della cerchia muraria -così avevo indicato la gravità dei fatti- l’imminenza di crolli ha elevate probabilità nel breve periodo“, avete solo atteso che si giungesse al crollo, al disastro del 18 febbraio 2021 e conseguente demolizione di un palazzo storico, ultra centenario “villa Misurina”.

Non parteciperò poiché si è preferito, superbamente, non dare atto alle segnalazioni dei nostri concittadini (non solo di chi scrive) che vedevano le evidenti crepe, le scollature fra i mattoni, le fessure; potevate attuare un’opera di prevenzione intervenendo tempestivamente ed evitando un esborso economico impressionante, si perché questa inadempienza, questa superficialità, questi errori dovuti alla vostra incapacità di gestire il patrimonio storico della nostra Corinaldo avrà un peso economico enorme sulla comunità e la ferita rimarrà aperta per molti anni. Le mura costituivano un vanto per tutti i corinaldesi, ovunque e spesso venivano declamate come “la cerchia muraria meglio conservata della Regione Marche”, anche per questo non parteciperò poiché nessuno degli amministratori si è reso consapevole della gravità dei fatti nessuno della giunta si è preso la responsabilità di questo evento, di questo disastro evitabile, nessuno ha denunciato i responsabili.

In una patetica riunione on line, al cospetto di una nutrita presenza di generali della edilizia si è concluso che la colpa del crollo era da attribuire alla nevicata, comprendete perché non parteciperò “ai nostri concittadini è stato detto che 3 centimetri di neve hanno abbattuto le mura, hanno provocato il crollo” è stato detto dai luminari: ingegneri, architetti, geometri ecc ecc, come ulteriore beffa pagati profumatamente dai corinaldesi, dai contribuenti. Non parteciperò poiché a distanza di quattro mesi nulla è stato detto alla cittadinanza sul prosieguo dei lavori, come verranno restaurate le mura e soprattutto quando; gli interrogativi sono molteplici: al momento attuale sono chiuse 4 strade, una quella di via del fosso che possiamo definire principale ed importantissima per i nostri concittadini, con i suoi parcheggi altrettanto fondamentali quali servizi per i corinaldesi. Il caos che riguarda la viabilità è ulteriormente accentuato (già la situazione era grave), le vie di sbocco dal centro storico non permettono il transito dei furgoni dei corrieri e nei giorni di chiusura al traffico di via del corso, per una ZTL predisposta in maniera approssimativa (c’è, non c’è, ci sarà, boh), possiamo assistere al totale disorientamento degli automobilisti che percorrono le vie del centro storico:

scusi sa indicarmi l’uscita” è una frase ricorrente la domenica, e nella zona del terreno li vedi venire ed andare più volte, sbucare dai vicoli contromano. Nessuno ha pensato ad una parziale riapertura, magari a corsia unica, di via del fosso e tra poco, a giugno, andrà in scena l’altro caos quello della occupazione del suolo pubblico con dispiego di tavoli e sedie nei pochi parcheggi rimasti e i nostri concittadini che vorranno accedere ai servizi presenti nel centro storico saranno costretti a peripezie ed acrobazie per trovare un posto, con aggravio per chi ha poco tempo a disposizione o per quanti non riescono a camminare o hanno altri impedimenti.

Non parteciperò poiché gli abitanti nel centro storico prossimi all’area del crollo sono chiusi come in un ghetto, non hanno il servizio di raccolta rifiuti, solo nei giorni scorsi si è provveduto ad una pulizia della zona, dopo diverse segnalazioni e comunque l’ammasso dei bidoni e la sporcizia la rendono indecorosa, certo non un bel palcoscenico. Non parteciperò poiché le mura rappresentano il sostegno per il centro storico ed eseguire la loro manutenzione, la loro cura dovrebbe corrispondere ad una prassi da attuarsi metodicamente e non può rappresentare un evento, un fatto eccezionale come volete ostentarlo, tra l’altro se è vero che lo sperone e il versante di mura verso la fontana sono stati restaurati, la parte dietro non lo è affatto e vi invito a dare “un’occhiata” agli ampi buchi che si aprono lungo la parte interna, quella della salitella che porta al terreno, sono visibili mattoni scollati ed in stato di precario equilibrio, oltre a frammenti che cadono frequentemente e visibili sul selciato.

Non parteciperò poiché vorrei far notare all’assessore, responsabile dei lavori eseguiti nel piazzale della fontana, che entrando nel piazzale, vicino allo sperone vi è un pozzetto che si è abbassato ed ha creato un bordo alquanto alto e pericoloso, la stessa situazione a rischio è nel selciato dove vi sono ampie spaccature e dei sanpietrini staccati, forse andava eseguito un controllo ben mirato ed intervenire in questi particolari che fanno la differenza.

Non parteciperò poiché occorre porre un termine a queste ridicole prese per i fondelli ai danni dei corinaldesi, la pazienza ha comunque un limite: “questa manifestazione è collegata a dei lavori che dovrebbero essere di normale prassi, la propaganda che viene fatta non ha alcun senso, è vostro dovere eseguire la manutenzione della cerchia muraria; il ridicolo invece sta nel fatto che i lavori nel piazzale della fontana venivano eseguiti mentre contemporaneamente il versante opposto crollava”. Di per sé, non fosse per la tragicità dei fatti, vi sono tutti i presupposti per una barzelletta, per una commedia da allestire sul palcoscenico dell’assurdo.

Distinti saluti.
capogruppo minoranza consiliare
luciano galeotti

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