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Corinaldo. Festa della Repubblica, ai 18enni bandiera italiana e copia della Costituzione

Il sindaco Principi: "Festa di tutti, legata al nostro essere. Essere liberi e vivere in un Paese dove l’uguaglianza è un obiettivo"

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2 Giugno, a Corinaldo celebrazione con i neo 18enni

Una vera e propria festa. Così ha definito il primo cittadino Matteo Principi il 76°anniversario della Festa della Repubblica Italiana.

“Una Festa che per Corinaldo è sempre stata un momento molto partecipato, con la presenza costantemente numerosa dei cittadini, delle associazioni sia combattentistiche che reduci, ma anche delle associazioni che rappresentano i giovani, come i due gruppi storici ‘Combusta Revixi’ e ‘Araba Fenice’ e del gruppo dei diciottenni che ricevono per la prima volta la Costituzione. Una vera e propria festa, di tutti, forse la più importante, legata alla nostra storia e al nostro essere. Essere liberi. Vivere in un paese democratico, vivere in un paese dove l’uguaglianza è un obiettivo da perseguire.”

Il sindaco Principi, a capo di un corteo formato dalla cittadinanza, accompagnato dalla musica del Corpo Bandistico Città di Corinaldo, ha voluto ricordare i caduti di guerra e rendere omaggio al Milite Ignoto. In Largo X Agosto il primo cittadino, l’Amministrazione e la presidentessa dell’Avis Corinaldo, Giuliana Bellagamba hanno incontrato i diciottenni ai quali è stata consegnata la bandiera italiana e una copia della Costituzione.

“Il 2 giugno 1946, uomini, donne e giovani, tramite suffragio universale, hanno permesso a noi di essere liberi. E prima di loro, altrettanti uomini, donne e giovani hanno affrontato guerre e momenti difficili per dare una nuova vita al nostro Paese. Il pensiero perseguito allora, siamo noi oggi a doverlo perseguire. Anche noi viviamo momenti più o meno complicati, però rispetto al passato possiamo affrontarli con degli strumenti in mano, primo tra tutti il voto, un diritto che abbiamo e che è costato sacrificio.

Corinaldo tra qualche giorno affronterà una nuova tornata elettorale per eleggere un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale, non diamo per scontata la possibilità di poter decidere. Qualche giorno fa ho dato la cittadinanza corinaldese ad Assy ed era emozionata di poter votare domenica 12 giugno. Quell’emozione di Assy ci deve far riflettere: se non la proviamo più dobbiamo ritrovarla, perché il 2 giugno 1946 ci possa trasmettere il valore di poter fare la differenza.”

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