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Contratto di fiume: sindaco di Serra de’ Conti condivide opinione di Alberto Di Capua

Letizia Perticaroli concorda: "Progetto va ripreso a piene mani e rielaborato. Servono 'patti' tra Comuni e cittadini competenti"

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Dopo i recenti luttuosi eventi alluvionali, il Sindaco di Serra de’ Conti Letizia Perticaroli ha condiviso l’opinione di Alberto Di Capua sul “Contratto di Fiume”.

“Il Contratto di Fiume – esordisce Alberto di Capua – si è fermato, come tutti sappiamo, nel 2019, ma questo non ci impedisce di recuperarlo dato che tanto lavoro è stato già fatto a cura degli Enti e di alcuni portatori d’interesse privati. Il disegno strategico, emerso nel percorso del Contratto di Fiume, intanto si poneva alcuni obiettivi, di cui due riguardano gli interventi per la mitigazione del rischio idraulico, idrogeologico e che richiedono tempi di realizzazione rapidi (obiettivi B e E).

Un altro obiettivo (A), invece, è riassumibile nella ‘Realizzazione di una funzione di protezione civile associata’, che passa attraverso l’attualizzazione urgente e il coordinamento tra tutti i piani di emergenza comunali di tutti i comuni lungo l’asta del Misa Nevola, con riferimento alla zone allagabili sia urbanizzate che scarsamente urbanizzate”

“A questo punto – prosegue Di Capua – si aggiunge l’educazione e il coinvolgimento di tutte le comunità a convivere con i rischi dei fenomeni alluvionali. Infine, l’obiettivo C riguarda l’attuazione di una manutenzione ordinaria costante, programmata e permanente lungo tutto il reticolo idrografico, con il coinvolgimento dei cittadini residenti, dell’associazionismo e degli imprenditori agricoli, che diventano ‘custodi adottivi’ di tratti di fiume, con manuali e regole che individuino con chiarezza i trattamenti da realizzare e i soggetti pubblici e privati competenti e responsabili da coinvolgere.”

“Il Contratto di fiume, in definitiva, va ripreso a piene mani e rielaborato nelle azioni, ruolo degli attori, tempi e risultati da raggiungere, il tutto sostenuto da una spinta ‘collaborativa regolamentata’ (Patti) tra cittadini motivati e competenti e Comuni, onde evitare la deprecabile situazione in cui tanti cittadini aspettano anni, auspicando che la politica, da sola, possa risolvere tutti i loro problemi”.

Sulla vicenda il serrano Gisleno Conti ha postato su Facebook questo significativo intervento: “Dal 1874 la mia famiglia vive sulla sponda dell’amico fiume Misa me compreso con i miei 62 anni… Premetto che l’eccezionalità meteorologica attuale poteva solo far piangere.. La mia abitazione è stata per la prima volta violata dall’acqua… Gli alberi innocentemente hanno contribuito a moltiplicare i danni… Gli alberi nell’alveo prima che diventino pericolosi deve trascorrere 15/20 anni: nascono con dimensioni di un cerino…. I cerini non fanno alcun male… Noi tutti lungo le sponde che per amico abbiamo anche il vicino Misa potremmo suggerire semplici nozioni di vicinato, tramandateci dai nostri vecchi, a chi facendo del suo meglio vorrebbe che il fiume non diventi più così cattivo… Certe verità sono sconosciute anche ai libri…”

Il Sindaco di Serra de’ Conti
Letizia Perticaroli

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